Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/5/2012 alle 10:53

"Non ci sono ragioni di dissenso politico e tensione sociale che possano giustificare ribellismi, illegalismi, forme di ricorso alla forza destinate a sfociare in atti di terrorismo". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo intervento al Quirinale in occasione della Giornata della Memoria dedicata alle vittime del terrorismo. Ma la gambizzazione del manager Ansaldo a Genova e le rivendicazioni contro Equitalia sono chiari segnali di come la tensione nel Paese si sta alzando. Il 2012 sarà un anno difficile perché la manovra finanziaria di risanamento di bilancio si somma alla recessione internazionale. I problemi che si originano dalla mancanza del lavoro e dalla diminuzione del potere di acquisto sono quelli che devono essere seguiti con maggiore attenzione. La giustizia sociale deve essere anche giustizia fiscale: chi non paga le tasse deve dare il proprio contributo al risanamento, senza giustificazioni. Si deve distinguere chi non riesce a pagare da chi vuole fare il furbo. Bisogna tenere un alto livello di attenzione e colpire chi vuole sfruttare con la violenza la situazione difficile.

Commenti dei lettori: 1 commento -
esatto, comunque gli assassini servono solo a confondere le idee che devono rimanere incentrate su quanto risolvibile, non divagando su casi limite a cui devono badare i militi, anche le giustizie dovrebbero essere pių celeri e nel contempo meno "miti, lė", Grazie con stima e b lavoro
Scritto da zva il 13/5/2012 alle 10:34
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