Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 16/5/2012 alle 17:08

Questa settimana le notizie riguardanti Equitalia e i controlli dell’agenzia delle entrate stanno occupando le prime pagine dei giornali, così come gli atti disperati che coinvolgono persone in difficoltà economica. Si tratta spesso di imprenditori che non trovano un adeguato sostegno, sia per affrontare la riduzione degli ordinativi di impresa, che per far fronte agli adempimenti burocratici fiscali rimasti inalterati nonostante la crisi.
Sicuramente si tratta di un contesto difficile, nel quale non si faranno molti passi avanti se non si discuterà con chiarezza delle politiche fiscali, dei controlli e delle nuove soluzioni da adottare.
Fino a oggi, invece, si è parlato troppo poco dei controlli in atto sulle posizioni fiscali. Soprattutto nel passato, quando si è affrontato il tema della fiscalità, lo si è fatto in modo pasticciato e furbo.
Dovrebbero essere i cittadini a chiedere trasparenza e verifiche. Ormai è chiaro a tutti che è possibile vedere chi evade incrociando i dati degli studi di settore, del redditometro, dello spesometro, dei movimenti bancari, delle informazioni sulle proprietà e della lista clienti-fornitori. Pretendiamolo che venga fatto e abituiamoci a sentir parlare di fisco, contemporaneamente chiediamo la revisione delle procedure e dei controlli opprimenti, spesso rigidi e non adeguati alla attuale situazione di crisi.
Quando parlare di fisco sarà trasparente si riuscirà anche ad abbassare le tasse oggi troppo alte.
 

Categoria: Idee e proposte
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