Una settimana in meno di ferie per aumentare la produttività del Paese. E’ la proposta che Gianfranco Polillo, sottosegretario all’economia, ha lanciato a Roma a margine di un convegno.
Secondo il sottosegretario bisogna tagliare le ferie a invarianza di stipendio. L’affermazione è stata giustificata da dati relativi al deficit e ai prestiti, ma secondo me quella di Polillo è una proposta che va nella direzione di provocare, non di risolvere i problemi.
Continuare a cercare tensioni nel mondo del lavoro è un atteggiamento sbagliato in un momento come questo, in cui occorre avere la massima coesione possibile, data anche la situazione internazionale che stiamo attraversando. Lanciare una proposta come questa oggi, a qualche giorno dalla discussione in parlamento dall’approvazione della riforma del lavoro, è un modo per rinfocolare le polemiche e le divisioni. Invece sarebbe necessario presentarsi con riforme condivise.
Forse Polillo avrebbe bisogno di una settimana di ferie per pensarci.