Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/7/2012 alle 17:52

E’ in corso il confronto con il Governo sui tagli previsti sui finanziamenti per il servizio ferroviario regionale. Il taglio nazionale ammonta a circa 700 milioni di euro e avrebbe ripercussioni sulla Lombardia per circa 120 milioni di euro, con pesanti ricadute sul sistema ferroviario regionale.
Il presidente Monti ieri ha detto che siamo in una situazione simile a quella di una guerra. Di ciò dobbiamo tenere conto, ma i tagli che riguardano i trasporti e la sanità devono essere limitati il più possibile sia da parte del Governo che delle regioni. Bisogna trovare strumenti nuovi per limitare i tagli, perché in gioco ci sono servizi fondamentali per la vita quotidiana di ognuno di noi.
La regione Lombardia, da parte sua, deve rivedere il bilancio 2012 perché una riduzione di risorse nella sanità e nei trasporti richiede una ridefinizione del bilancio.
E’ impensabile aumentare le tariffe in maniera rilevante dopo che un anno fa c’è stato un incremento del 25%. Rendiamoci conto che l’attuale situazione economica è già difficile per tutti: per quanto riguarda i trasporti ferroviari, un eventuale ridimensionamento del servizio può essere pensato solo per le fasce orarie in cui la domanda è più debole, o solo su alcune tratte che presentano un numero limitato di utenti. In un momento difficile occorre pensare a tutte le opzioni possibili per evitare che un servizio fondamentale - che riguarda più di 670 mila pendolari al giorno - venga ridotto così tanto da diventare inadatto alle esigenze degli utenti, quindi inservibile.
 

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