Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 20/8/2012 alle 15:04

Questo agosto è iniziato con la preoccupazione di una forte speculazione finanziaria. Ma l'Italia si è rimboccata le maniche e ha provveduto varando un piano di contenimento della spesa pubblica e recuperando la stima a livello europeo.
Spesso i pericoli non arrivano quando sono annunciati.
Le dichiarazioni di ieri di Monti - che al Meeting di Rimini ha detto che è vicina la fine della crisi - fanno ben sperare. Alcuni risultati del resto li si sono già visti, sia nello spread, sia nei tassi di interesse divenuti più favorevoli.
Ma le preoccupazioni sull'economia rimangono forti: basta vedere i dati sull'occupazione, la pressione fiscale, la spesa pubblica e il caro vita (il Corriere della sera stima che il caro vita, quest'anno, costerà a ogni famiglia 2333 euro in più).
Tutti questi sono i temi oggetto di una sfida ancora aperta, che diventerà fondamentale e prioritaria nei prossimi mesi.
Le dichiarazioni di Monti costituiscono una speranza e una iniezione di fiducia per il futuro.
Ma rimangono ancora le divisioni europee a favorire l'incertezza.
Oggi siamo consapevoli delle difficoltà, ma siamo anche in grado di affrontarle con più responsabilità. Un po' di ottimismo, quindi, non può che farci bene.
Del resto, come ha precisato Monti, “un anno fa ci sentivamo meno in difficoltà, ma forse lo eravamo di più”.

Categoria: Economia
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