In Italia ci sono 3 milioni di disoccupati e circa 3 milioni di lavoratori precari.
Nel secondo trimestre di quest’anno gli occupati, tra i 15 e i 34 anni, sono diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (-1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007. Passando da 7 milioni 333 mila a 5 milioni 876 mila (il crollo è del 19,9%).
Questi dati, sommati all’aumento della cassa integrazione ordinaria e in deroga e alle centinaia di crisi aziendali in corso, non ci fanno dormire sonni tranquilli.
Sarà significativo, durante la prossima settimana, un incontro tra governo, imprese e sindacati.
Spero che l’obiettivo sia quello di individuare due o tre priorità su cui far convergere le risorse disponibili in breve tempo.
Domani, in Regione, la commissione attività produttive farà un primo bilancio dei risultati portati dalla legge sulla competitività e dalle risorse erogate.
Le imprese a livello nazionale hanno chiesto un miliardo di euro di sgravi: bisogna aprire il confronto anche considerando lo studio effettuato sugli incentivi.
In Lombardia proveremo a verificare la disponibilità e l'efficacia delle risorse. La strategia è quella di individuare una rosa di priorità e cercare di stimolare misure che favoriscano la ripresa. Niente contributi a pioggia, che disperdono i fondi senza aiutare nessuno.