Sono molto preoccupato per le dimissioni di Bruno Soresina, amministratore delegato di Pedemontana: non vorrei che fossero fondate le voci che vedrebbero nella difficile situazione finanziaria il reale motivo della sua decisione. Da tempo è nota la difficoltà di dover recuperare i tre miliardi di euro da parte di investitori privati sugli oltre i quattro di costo dell'opera. Non dimentichiamo che la parte più consistente e determinante per l'avvio dell'opera è stata stanziata dal governo Prodi. Da allora, dal governo Berlusconi, più nulla è stato fatto. In questa chiave il riordino degli asset societari in mano al pubblico, in primo luogo dalla Provincia di Milano, devono essere finalizzati a garantire il reperimento dei fondi per la realizzazione delle opere e non prestarsi a operazioni di ingegneria finanziaria. Chiedo che l’assessore Cattaneo venga a spiegarci più presto in Commissione territorio i risvolti che questa decisione avrà all’interno del consiglio d’amministrazione della società. Bisogna sapere per tempo se le dimissioni di Soresina, nonché i fondi mancanti, si ripercuoteranno sulla prosecuzione dei lavori dell’infrastruttura autostradale più importante che l’Italia ricordi.