Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 23/9/2012 alle 13:33

Questa mattina sono andato ai Giardini Estensi, ad AgriVarese, la fiera dell’agricoltura.
Dopo lo StraMipam di Laveno, l’appuntamento varesino è un’altra occasione per portare l’agricoltura tra la gente. La fiera è un modo per far conoscere gli animali da reddito ai bambini che spesso non li hanno mai visti e pensano che i salamini crescano sugli alberi. Ma è anche un’opportunità per costruire relazioni - umane, economiche e commerciali - intorno alla natura. Riscoprire il valore che hanno le risorse naturali è il primo passo da fare in un mondo contrassegnato dalla povertà di materie prime. Eppure le aziende agricole rimaste in provincia di Varese sono 1872, il 52,3% rispetto a 20 anni fa. Altre rischiano di chiudere. La scomparsa degli agricoltori comporta anche la contrazione della superficie “verde”, che nella provincia si è ridotta del 30,18% in 20 anni, passando da 18.914 ettari del 1990 ai 30.207 del 2010.
Importante arrestare questo trend e fare di tutto per salvaguardare un patrimonio che porta vantaggio al paesaggio e al nostro benessere.
 

Commenti dei lettori: 3 commenti -
Stop a nuovi progetti di edilizia abitativa e produttiva e via ad un piano di recupero serio ed eco-compatibile del patrimonio esistente: solo così potremo recuperare risorse economiche, rivalutare gli investimenti fatti nel passato, dare respiro vero alle piccole e medie imprese artigianali, recuperare i centri storici o antichi...contribuendo alla rinascita anche di rapporti umani tra e con chi vive sul territorio..
Scritto da giovanniderosa il 23/9/2012 alle 15:16
Anche se in ritardo intervengo per associarmi a quanto scrive Giovanni DeRosa, sarei interessato ad una qualche vostra risposta. Anticipatamente ringrazio
Scritto da giovanni dotti - Varese il 1/10/2012 alle 13:35
Condivido il pensiero di @G.DeRosa e aggiungo quanto ho già detto da anni: maggiore attenzione ai PGT, ai Piani Regolatori e di Fabbricazione. Bloccare la cementificazione indiscriminata del territorio che sottrae terreno al verde e all'agricoltura. Non dico di bloccare l'edilizia, anzi incentivare al massimo le ristrutturazioni o abbattimento del vecchio recuperando la superficie. Chiedere una legge che espropri le costruzioni abbandonate da oltre 20 anni a favore dei Comuni.
Scritto da Martino Pirone il 1/10/2012 alle 17:20
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