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inserito il 22/4/2008 alle 11:46

La sicurezza è uno dei punti principali del futuro governo. È anche il tema caldo su cui si giocano la loro campagna elettorale i candidati alla poltrona di sindaco di Roma.  La sicurezza e l'ordine pubblico sono funzioni esercitate dallo Stato su delega del popolo, la presenza di "polizie private" è rigidamente regolamentata dalla legge per evitare abusi e garantire i cittadini. Comunque, da tempo la Lega Nord insiste sull'utilità delle ronde padane, ovvero privati cittadini che presidiano il territorio, come deterrente contro la delinquenza; sistema di polizia alternativo da sempre rifiutato e ritenuto pericoloso dal centrosinistra, sostenitore del primato dello Stato in questa materia.
Roberto Maroni, in un'intervista al Corriere della Sera di Alessandro Trocino, ha richiamato l'esperienza di Bologna e di Parma come casi simili alle ronde padane.
Lunedì sera nella trasmissione "
La zanzara" di Giuseppe Cruciani, in onda alle 19 su Radio24, l'argomento era proprio le ronde padane e la loro fenomenologia (come sono organizzate, cosa fanno, cosa possono fare, che mezzi hanno, come interagiscono con il territorio, luoghi comuni da sfatare e verità da scoprire). Moltissimi gli interventi, compreso quello di politici della Capitale che spiegavano che a Roma non esistono vere e proprie ronde romane, bensì "difensori civili" che segnalano le situazioni a rischio alle forze dell'ordine, carabinieri e polizia. A quel punto si sono scatenati gli interventi, compreso quello di un tale Franco di Varese che ha dichiarato di essere una ronda padana varesina e che presta servizio anche nella protezione civile come altre guardie padane, dotate di jeep e radio ricetrasmittenti per comunicare eventuali situazioni pericolose sul territorio.
La domanda rimane: la ronda è un utile deterrente o una pericolosa deviazione dall'ordine costituito?

Commenti dei lettori: 6 commenti -
La questione posta da Maroni e dalla Lega Nord ha una sua ragione di essere. Io non sono leghista, ma piantiamola di pensare la questione sicurezza come qualcosa di destra. Non è vero. La sicurezza è un valore a cui noi tutti teniamo, compresi noi di sinistra.
Scritto da Giovanni. B. il 22/4/2008 alle 17:49
Ci sarà pure un'alternativa alle ronde. Oppure non c'è? E' troppo pericoloso. C'è anche un film che parla di un comitato che si faceva giustizia da sé. Nonostante le buone intenzioni è degenerato. La legalità, il riconoscimento delle regole, la faccia dello Stato (sia esso locale, con la polizia urbana, che statale, con carabinieri e polizia) sono i punti fermi. Io non ce l'ho con la Lega, anzi penso che abbia posto questioni sacrosante, ma in questo caso c'è di mezzo la libertà dei cittadini.
Scritto da Nicoletta P. il 22/4/2008 alle 17:54
Vai così, le ronde sono la giusta risposta a questo dilagare della delinquenza.
Scritto da Fil. cel. il 22/4/2008 alle 17:56
Penso che la sicurezza debba essere garantita dalle Istituzioni. Ciò non toglie che ci possano essere dei volontari, sul tipo delle guardie ecologiche, che possono vigilare e dare un contributo alla sicurezza. RIGOROSAMENTE DISARMATI .
Scritto da roberta il 22/4/2008 alle 21:19
beh, già che ci sono le ronde padane potrebbero approfittarne per affiggere un po' di manifesti del loro partito come gli ho visto fare in periodo elettorale negli spazi non destinati a loro
Scritto da pino il 6/5/2008 alle 19:47
Ronde si ronde no. Non saprei cosa commentare il motivo è che non si capisce bene cosa istituzionalmente devono fare e chi li gestisce, per questo motivo propongo più chiarezza nel parlare e non slogan. Per farvi capire, quando non conoscevo la lega e il federalismo, ero super contrario e vi davo contro, quando le vostre parole e i miei approfondimenti (seguendo i vostri incontri) si sono fatte più chiare mi sono convinto che siete l’unico partito che ci vuole in una Italia federale.
Scritto da U.nuvolaverde il 20/5/2008 alle 23:59
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