Cinquanta euro è il prezzo di un voto. O un telefonino modificato in regalo, di quelli senza il click della foto per immortalare il segno sulla scheda. Lo dice Roberto Saviano,  in uno dei più bei fondi apparsi su Repubblica.

Racconta, e critica. Parla del voto di scambio così diffuso al sud e lancia un avvertimento: in campagna elettorale nessuno sta parlando della lotta alla criminalità organizzata. O meglio: nessuno apertamente sostiene di voler combattere mafia e camorra. "Nessuna parte politica sino ad oggi è riuscita a prescindere dalla relazione con il potere economico dei clan. Mettersi contro di loro significa non solo perdere consenso e voti, ma anche avere difficoltà a realizzare opere pubbliche", scrive l'autore campano sul quotidiano.

Forse - concludiamo ancora citando l'autore di Gomorra "E' tempo di rendersi conto che la richiesta di candidati non compromessi va ben oltre la questione morale".

Visto che si vota anche al nord, e che le infiltrazioni di mafia e camorra sono ben lungi dall'essere assenti anche nella nostra provincia, sarebbe opportuno sapere qual è l'opinione di chi si candida a rappresentarci.

(a.c.)