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inserito il 19/3/2008 alle 18:02

 

Ecco il contributo di un lettore che, sotto firma di pseudonimo, interviene nella tenzone elettorale.

Voto,
leggo tutti i programmi, me li annoto;
tra Silvio e Walter sono sballottato,
ma anche Grillo non sembra poi remoto.

Voto,
cerco le differenze sul "Devoto",
ma rimango anche lì disorientato
e resto attonito con il mio zero al quoto.

Ma voto,
e penso, con un gran senso di vuoto,
alle idee forti del nostro passato,
spazzate da ‘sto grande terremoto.

E voto,
ma forse non è affatto un terremoto:
è la bonaccia di un mondo sprofondato
alla deriva, senza Marx nè Caboto.

Ma voto,
bevo litri di essenza di loto,
così tra l’operaio e il padronato
di serie differenze non ne noto.

E quindi voto,
vado al seggio come a un viaggio per l'ignoto,
solo per dire no al nano pelato,
o forse solo per fare un po' di moto.

E infine voto,
la matita copiativa infine arroto,
croce al PD, ma con tanto elettorato
ancor mi chiedo: "ma perché cazzo voto"?

Rugantino Billy

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 1 commento -
Tratto da una trasmissione satirica di RADIO POPOLARE: occore sempre citare le fonti.
Scritto da g il 21/3/2008 alle 13:45
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