Idee e uomini non sono in vendita. Liberi e forti
Graziano Maffioli
inserito il 21/3/2008 alle 15:28

In questa campagna elettorale anche Walter Veltroni si sta dimostrando un uomo ricco di fantasia e propenso a mistificare la realtà. Come può dire, a proposito del “voto utile”, che il PD, una volta giunto al governo, non avrebbe più bisogno di vertici di maggioranza per prendere delle decisioni?

Si dimentica forse che all’interno della propria coalizione e del Partito Democratico stesso dovrà fare i conti con Di Pietro, coi Radicali, con la Binetti contro Veronesi e con Matteo Colaninno contro Ciro Argentino, l'operaio sopravissuto alla sciagura della Thyssen Krupp? L’elenco potrebbe essere ancora lungo ma possiamo fermarci qui.
 
L’unico schieramento che può vantare omogeneità politica, di principi e di programma è l’Unione Di Centro per Casini Presidente. Questo gli elettori non dovrebbero scordarselo se non vogliono assistere ad un film già visto.
Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 14 commenti -
Forse il Senatore si dimentica che l'unione di centro è in realtà anch'esso un soggetto politico composto da due partiti (Rosa Bianca-Udc) unitisi in una unica lista, come radicali e pd. Ma ciò che fa più strano è dato dal fatto che la rosa bianca era nata proprio dalle divisioni interne al partito del Senatore. Sarà bastato un mese a far convergere nuovamente le idee, e a creare "omogeneità politica"?
Scritto da Ser il 21/3/2008 alle 19:02
Egregio Maffioli stia tranquillo che Di Pietro e l'Italia dei Valori si sono alleati al PD sullla base di un Programma condiviso e, come già messo in atto in passato, noi rispetteremo gli accordi presi. Si preoccupi piuttosto di spiegare come come mai tra le file del suo partito troviamo condidati quali Totò Cuffaro, colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Dda di Palermo e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Scritto da Roberto Di Giandomenico il 22/3/2008 alle 07:24
Egregio Maffioli stia tranquillo che Di Pietro e l'Italia dei Valori si sono alleati al PD sullla base di un Programma condiviso e, come già messo in atto in passato, noi rispetteremo gli accordi presi. Si preoccupi piuttosto di spiegare come come mai tra le file del suo partito troviamo condidati quali Totò Cuffaro, colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Dda di Palermo e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Scritto da Roberto Di Giandomenico il 22/3/2008 alle 07:24
Per un elettore moderato, che non voglia cioè rivedere Veltroni & C. (Partito Democratico) al governo, votare UDC non è inutile bensì controproducente, significherebbe infatti togliere un voto al Popolo della Libertà (Berlusconi, Fini,Giovanardi) ovvero l'unico partito che oggi ha la concreta possibilità di evitare il successo della sinistra. Ricordiamoci infatti che ad un Partito basta vincere anche solo di un voto per conquistare il premio di maggioranza e governare da solo !!!
Scritto da Elettore di Centro Destra il 22/3/2008 alle 17:57
Per un elettore moderato, che non voglia cioè rivedere Veltroni & C. (Partito Democratico) al governo, votare UDC non è inutile bensì controproducente, significherebbe infatti togliere un voto al Popolo della Libertà (Berlusconi, Fini,Giovanardi) ovvero l'unico partito che oggi ha la concreta possibilità di evitare il successo della sinistra. Ricordiamoci infatti che ad un Partito basta vincere anche solo di un voto per conquistare il premio di maggioranza e governare da solo !!!
Scritto da Elettore di Centro Destra il 22/3/2008 alle 17:57
Concordo in massima parte con l'autore dell'articolo. L'unica nota che ritengo sia stonata è la contrapposizione strumentale fra Colaninno e Ciro Argentino. Capisco il discorso che sottindente, però non speculerei sulla testa di persone che hanno sofferto per denigrare l'avversario., anzi, avrei il pudore di non nominarle nemmeno. Gli argomenti per convincere gli italiani delle contraddizioni e delle anomalie del Pd non mancano sicuramente.
Scritto da roberta il 23/3/2008 alle 21:26
Concordo in massima parte con l'autore dell'articolo. L'unica nota che ritengo sia stonata è la contrapposizione strumentale fra Colaninno e Ciro Argentino. Capisco il discorso che sottindente, però non speculerei sulla testa di persone che hanno sofferto per denigrare l'avversario., anzi, avrei il pudore di non nominarle nemmeno. Gli argomenti per convincere gli italiani delle contraddizioni e delle anomalie del Pd non mancano sicuramente.
Scritto da roberta il 23/3/2008 alle 21:26
Invece di soffermarsi sulle contraddizioni del PD, le coviene spiegare ai suoi elettori che mentre per il nazionale l'UDC viaggia da sola, per la provincia di Varese ha preferito accodarsi al PDL e di andare a cercare il programma politico dell'UDC nel blog della LEGA. Questa come la chiama "contraddizione dell'UDC"?
Scritto da Alessandro Z il 25/3/2008 alle 23:21
Invece di soffermarsi sulle contraddizioni del PD, le coviene spiegare ai suoi elettori che mentre per il nazionale l'UDC viaggia da sola, per la provincia di Varese ha preferito accodarsi al PDL e di andare a cercare il programma politico dell'UDC nel blog della LEGA. Questa come la chiama "contraddizione dell'UDC"?
Scritto da Alessandro Z il 25/3/2008 alle 23:21
Caro Ser, le divisioni interne all’UDC che hanno originato il distacco di Baccini e Tabacci non erano causate da differenze nei contenuti politici e ideologici ma sulla scelta della strada da percorrere per ricostruire un centro forte ed autorevole nel panorama politico italiano indipendente da Berlusconi. Strada che è ritornata ad essere comune dopo la svolta peronista e populista di Berlusconi e Fini. Quindi la differenza tra l’aggregazione dell’UDC con la Rosa Bianca e quella tra PD e Radicali sta in buona parte nell’omogeneità delle componenti che sono confluite nei rispettivi nuovi soggetti. L’Unione Di Centro ha riunito tutti coloro che si ritrovano nel centro moderato e condividono una visione della vita, del futuro, della società italiana e dei valori. Si è trattato, inoltre, di un confronto alla pari, senza pregiudiziali né da una parte né dall’altra e che ha originato una costituente di centro. Il PD, invece, si è imposto sui radicali e li ha annessi mettendo insieme laici e cattolici, proibizionisti e liberisti, liberali e conservatori, capitalisti e comunisti. Graziano Maffioli
Scritto da Graziano Maffioli il 28/3/2008 alle 22:47
Caro Roberto, innanzitutto mi scuso con lei e con altri lettori del blog per la lentezza con cui a volte rispondo alle domande. Purtroppo gli impegni di questo periodo sono tanti e mi impediscono di replicare in tempi brevi. Tornando alla sua provocazione, per la parte riguardante Cuffaro la rimando alla risposta che ho dato a Mirko nel post intitolato “Il Programma elettorale dell’UDC e i temi etici”, mentre per quanto riguarda la coesione interna al PD basta soltanto ripercorrere i due anni e poco più del governo Prodi per accorgersi quante volte il Presidente del Consiglio ha dovuto sottomettersi ai veti e ai ricatti di tutti partiti del centrosinistra, Italia dei Valori compresa. Tutto ciò è così vero che la sola proposta di affidare il Ministero della Giustizia di un eventuale governo Veltroni a Di Pietro ha sollevato numerosissime proteste nella coalizione e il seguente veto del PD. Il giustizionalismo e le manette facili di Di Piero non vanno certo d’accordo col garantismo che caratterizza gran parte dei componenti del Partito Democratico. Graziano Maffioli
Scritto da Graziano Maffioli il 28/3/2008 alle 22:51
Caro Elettore di centro Destra, nessun voto può essere controproducente e tutti i voti sono utili, soprattutto quelli per l’UDC che li metterà al servizio degli italiani con la consueta coerenza, serietà e responsabilità. Rimanendo sempre alternativi alla sinistra, la nostra politica nella prossima legislatura farà riferimento a tre principi ineludibili: l’impegno preso coi nostri elettori, il perseguimento degli interessi veri e reali dell’Italia, il fatto che le alleanze si fanno prima e non dopo il voto. L’UDC sosterrà e voterà tutte le proposte utili ai cittadini e al Paese e sarà inflessibile verso i provvedimenti di parte e quelli ad personam. Inoltre non bisogna scordarsi che l’Unione Di Centro è e sarà l’unico partito a poter portare avanti con piena coerenza i valori cattolici. Graziano Maffioli
Scritto da Graziano Maffioli il 28/3/2008 alle 22:57
Cara Roberta, non era certo mia intenzione speculare su una terribile tragedia come quella della Thyssen Krupp. Il mio era solo un esempio. Semmai è stato Veltroni a strumentalizzare l’avvenimento candidando Ciro Argentino. Il mio unico obiettivo era quello di mettere in risalto le difficoltà di relazione che su molti temi sicuramente si creeranno tra un imprenditore e un operaio. Graziano Maffioli
Scritto da Graziano Maffioli il 28/3/2008 alle 22:59
Caro Alessandro, a livello nazionale, dopo l’accordo lampo di Berlusconi e Fini che ha dato vita al Partito delle Libertà, siamo stati costretti a rifiutare la nostra adesione ad un soggetto politico di cui non conoscevamo né la composizione né i processi che metteva in moto. Un partito deciso a tavolino in una notte, senza consultare la base e senza il necessario processo democratico. A Varese, invece, (ma non solo) gli alleati del Centrodestra ci hanno sempre rispettato, ci hanno cercato e ci hanno consultato. A livello locale, anche in virtù di accordi regionali, gli alleati hanno richiesto espressamente e all’unanimità la nostra presenza nella coalizione che sostiene come candidato alla presidenza della provincia Dario Galli. Siccome la segreteria nazionale ha riconosciuto agli organi locali la totale autonomia di scelta in fatto di alleanze, abbiamo coerentemente aderito alla coalizione per competere insieme contro la sinistra. Graziano Maffioli
Scritto da Graziano Maffioli il 28/3/2008 alle 23:03
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