Idee e uomini non sono in vendita. Liberi e forti
Graziano Maffioli
inserito il 29/3/2008 alle 16:07

Per il duopolio “Veltrusconiano” l’unico voto utile è quello dato al più forte. Per sostenere questa comune posizione sono arrivati persino a farsi reciproca propaganda. Votate per me e Veltroni, dice Berlusconi. Votate per me e per Berlusconi, dice Veltroni. Si fanno da spalla l’un l’altro. Se non ci fosse di mezzo il futuro del Paese ci sarebbe quasi da ridere. Berlusconi è arrivato perfino a dire che se si vota Casini si vota Veltroni. Occorre ricordare a Berlusconi che l’unico che finora ha esplicitamente chiesto di votare Veltroni è lui. Che l’unico che ha parlato di fare un governo con Veltroni è lui.

Tali posizioni, oltre a essere schizoidi, fanno comprendere molto bene come questi signori considerino la politica e i cittadini. Sono convinti che gli italiani siano quasi una loro proprietà. Che debbano obbligatoriamente ragionare tramite la loro testa. Che il loro punto di vista politico è l’unico giusto e possibile. Saranno però costretti a rifare i loro calcoli perché le cose non stanno così.

In un Paese libero e democratico ciascun candidato può chiedere un “voto buono”, un “voto giusto”. Ma chiedere un voto utile è solo una meschina prova di arroganza, è il metodo di tutte le oligarchie di potere per mantenere salde le poltrone. Se l’unico voto utile fosse quello dato al più forte sarebbe evidentemente inutile fare le elezioni. La verità è che l’unico vero voto utile è quello che verrà utilizzato bene. E gli italiani sono consapevoli che, votando Pdl e Pd, c’è un altissimo rischio che il loro voto venga utilizzato male. Esattamente come è accaduto negli ultimi quindici anni. Per questo gli elettori non stanno raccogliendo l’appello Veltrusconiano.

Rendendosi conto di ciò, Berlusconi ha recentemente cambiato strategia. Ha inventato il “voto disgiunto” invitando a votare Casini alla Camera e non al Senato. E’ lampante che anche questa è una bufala architettata apposta per contrastare un Centro che cresce e che gli fa temere di non riuscire ad imporre il suo governo padronale. La sicurezza manifestata dal Cavaliere all’inizio della campagna elettorale negli ultimi giorni si sta incrinando, mettendo in luce una grande debolezza politica. Una debolezza che nasce anche dalla mancanza di valide proposte per il futuro del Paese. Difficilmente in cima ai problemi degli italiani trovano posto la par condicio e le cordate fantasma in soccorso ad Alitalia.

Commenti dei lettori: 4 commenti -
per non avere il voto disgiunto o il voto utile, bastava che l'UDC premesse per un governo istituzionale con MArini. E poi sinceramente tra Berlusconi e Veltroni di differenze ce ne sono. E invocare il Veltrusconi è quasi squallido come parlare di voti inutili o voti disgiunti.
Scritto da ema il 30/3/2008 alle 23:41
le segnalo anche questa notizia, a cui spero segua una sua rettifica. Roma 10:10 Non so di che parlano. Lo ritengo un esercizio di furbizia. Questi giochini non mi piacciono. Il voto deve essere nitido, chiaro e riconoscibile". Cosi' il candidato premier del Pd, Walter Veltroni, ai microfoni di Radio 24, commenta l'ipotesi di voto disgiunto tra Camera e Senato. "Sono giochini che non mi piacciono - ribadisce Veltroni - io ho un'altra idea della politica".
Scritto da ema il 31/3/2008 alle 20:33
Caro Ema, Non siamo noi che parliamo di programmi elettorali fotocopia, non siamo noi che prospettiamo ampie coalizioni, non siamo noi che tiriamo la volata al nostro avversario parlando di “voto utile”, non siamo noi che facciamo promesse mirabolanti che non potranno mai essere mantenute, non siamo noi ad avere una visione personalistica della politica. Come vede sono molti i punti che accomunano Berlusconi e Veltroni: Veltrusconi! Per quanto riguarda Marini, non abbiamo accettato di sostenere un suo governo semplicemente perché pensiamo che il trasformismo sia il cancro della democrazia italiana, e coerentemente a quanto abbiamo sempre fatto, non volevamo far parte, seppur a termine, di un esecutivo di centrosinistra. Differente sarebbe stato il discorso se, con la responsabilità che occorreva in quel particolare momento, anche le altre componenti dell’ex Cdl avessero deciso di sostenere il Presidente del Senato.
Scritto da Graziano Maffioli il 4/4/2008 alle 17:55
Caro Ema, non ho scritto che è stato Veltroni a chiedere il “voto disgiunto”, se rilegge il mio intervento se ne accorgerà. Diverso invece il discorso sul “voto utile”, in questo caso Berlusconi e Veltroni dicono esattamente le stesse cose.
Scritto da Graziano Maffioli il 4/4/2008 alle 17:56
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