Idee e uomini non sono in vendita. Liberi e forti
Graziano Maffioli
inserito il 30/3/2008 alle 00:04

 

L’UDC ha inserito come punto essenziale e qualificante del programma, l’applicazione e la cultura del merito nel mondo del lavoro, della scuola e della politica.
Oggi più che mai, per una vera politica liberista e riformista è necessario che il merito venga riconosciuto, legittimato e fatto risaltare dagli italiani e dalla politica come unico elemento di valorizzazione delle professionalità.
 
L’università e la scuola, la sanità pubblica, gli enti, le aziende partecipate da capitale pubblico, hanno necessità di nuovi indirizzi selettivi che tengano conto dei meritevoli, non solo per le competenze dimostrate, ma anche per il loro valore.
Per riuscirci occorre combattere la pessima eredità che ci ha lasciato la cultura del ’68. Un’eredità che ha fatto credere che la selezione di merito fosse una selezione di classe, colpendo al cuore il futuro dei ceti più deboli. L’utopia dell’egualitarismo, che livella verso il basso, è la tomba dell’emancipazione sociale. I ricchi, infatti, hanno molti strumenti che li possono aiutare a cavarsela, ma se ai figli dei poveri viene tolta la chance del merito e del talento equivale a condannarli ad una vita di difficoltà senza una reale possibilità di riscatto sociale. Il destino sociale di emarginazione può essere combattuto dai giovani meno fortunati solo in una società che promuove il merito.
 
L’assistenzialismo è conservatore. La promozione del merito è rivoluzionaria. L’assenza di questa consapevolezza è forse il tributo più alto che l’Italia di oggi paga all’egemonia culturale delle sinistre. In virtù di questa ideologia siamo diventati un Paese bloccato, pansindacalizzato, simil-sovietico, nel quale, per eccellere, si può solo fuggire all’estero. E’ per questo che l’UDC ha deciso di combattere questa battaglia. L’unica battaglia possibile per costruire su basi di equità e di vera eguaglianza il futuro di milioni di giovani.
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Altro spot elettorale demagogigo, per di piu' dalla parte politica che rischia di vanificare la vittoria del Centro Destra per soddisfare le voglie represse da prima donna del suo leader. Siete dei traditori, senza il Cav sareste spariti dal mondo politico ed ora, per i soliti 30 denari, girate le spalle al vostro benefattore e ancor peggio potreste innescare un nuovo governo ostaggio delle minoranze. Fortunamente pero' la gente ha capito il vostro doppio gioco, sparirete dal parlamento. Auguri.
Scritto da Marco Fregonese il 31/3/2008 alle 17:29
Caro Marco, non siamo certo noi gli esperti in demagogia e chi ha tradito quella che era la Cdl sono stati Berlusconi e Fini. A noi semplicemente non interessano progetti che hanno a che fare con l’improvvisazione propagandistica e che si basano su posizioni populiste. Non crediamo che un nuovo soggetto politico serio possa nascere dalla sera alla mattina con l’unico scopo di soddisfare le ambizioni individuali di due sole persone. Noi crediamo che la politica debba avere dei valori più alti, che debba essere al servizio della collettività e non a disposizione dei singoli. Un partito deve nascere democraticamente, attraverso un congresso costituente in cui tutti possano confrontarsi ed esprimere le proprie posizioni. Per questo siamo convinti che dopo le elezioni il Pdl si spaccherà, mentre noi, (e in questo le daremo un dispiacere), saremo più forti e daremo vita ad una Costituente di Centro.
Scritto da Graziano Maffioli il 4/4/2008 alle 18:01
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