Idee e uomini non sono in vendita. Liberi e forti
Graziano Maffioli
inserito il 11/4/2008 alle 18:51

EconomiaLa politica fatica sempre più a governare l’economia perché l’economia è globale mentre la politica è soltanto nazionale. E’ necessario, però, che la politica recuperi, almeno in parte, la sua sovranità. Il Partito Democratico, con la scusa di essersi liberato dei veti degli estremismi, ci vuol provare e si ripresenta (ci vuole un certo coraggio) con la pretesa di apparire nuovo nella sua proposta, addirittura moderno, e premuroso. Troppo facile. Chi governa male deve pagarne lo scotto. Questa è la democrazia. Il Pdl, dal canto suo, potrebbe essere più credibile, ma ha commesso un grave errore. Si è consegnato alla golden share, ai ricatti, della Lega, escludendo dall’alleanza proprio la sua “porzione” più moderata, centrista, vicina al popolarismo europeo che avrebbe saputo bilanciarne le derive demagogiche e populiste. Non è un caso, infatti, che i programmi di PD e Pdl siano dei “libri dei sogni” irrealizzabili e senza copertura come ha ben dimostrato il Sole 24 Ore in una sua analisi ("Tra Pd e Pdl 100 miliardi di promesse") - (Scheda sulla copertura programmi PD e Pdl).

Per rilanciare l’economia, occorre essere seri, responsabili, rigorosi. Per questo noi vogliamo partire da un ambizioso progetto di risanamento dello Stato. Prevediamo di recuperare 30 miliardi da una complessa, ma fattibile, manovra di risanamento per migliorare la spesa pubblica a livello centrale e locale. Proponiamo il congelamento delle spese correnti primarie già nella Finanziaria 2009, la revisione radicale di tutte le spese sostenute nel bilancio pubblico, come ha fatto Gordon Brown in Gran Bretagna, con l’obiettivo di porre merito e risultato al centro del sistema della spesa. Vogliamo una riforma della pubblica amministrazione che comprenda, a seconda dei casi, l’abolizione, la riduzione e la riorganizzando delle Province e l’accorpamento delle strutture: ministeri, agenzie, enti… Pensiamo all’abolizione del Cnel e certamente alla vendita, delle partecipazioni statali e locali, oltre a quella (previa rivalutazione) degli immobili pubblici non strategici. Il ricavato di tutte queste misure sarà destinato alla esclusiva riduzione del debito pubblico. I risparmi così liberati dai minori interessi possono essere utilizzati per finanziare la politica fiscale per la famiglia e l’impresa.

Commenti dei lettori: 7 commenti -
dalla tabella si evince chiaramente che un programma e le sue promesse costa la metà quasi esatta dell'altro. un po' di differenza c'è o no? ci son promesse che costano di più.
Scritto da emanuele martini il 11/4/2008 alle 19:15
mi scusi ho letto male la tabella. però si evince leggendola una cosa ancora migliore. C'è un prgramma che ha un costo che è quasi il triplo rispetto all'altro, e inoltre ha una copertura pari a neanche la metà dei costi previsti. Le promesse i sogni del PD hanno invece un costo che è ovviamente u terzo rispetto a quello del suo ex alleato, e una copertura quasi completa. Per realizzare si potrebbe applicare il vostro meraviglioso piano di risanamento che prevede un recupero di 30mld, un sogno?
Scritto da emanuele martini il 11/4/2008 alle 19:24
aggiungere inoltre al programma PDL altri 4 miliardi(stimati) per la favolosa promessa di eliminare il bollo. Visti così non mi paiono così uguali sti due programmi...eran mica copiati?era mica il veltrusconi?
Scritto da emanuele martini il 12/4/2008 alle 14:20
a proposito di gordon brown, le ricordo che il premier inglese ha dato chiara intenzione di voto per Veltroni.
Scritto da emanuele martini il 12/4/2008 alle 14:21
a proposito di gordon brown, le ricordo che il premier inglese ha dato chiara intenzione di voto per Veltroni.
Scritto da emanuele martini il 12/4/2008 alle 14:21
a proposito di gordon brown, le ricordo che il premier inglese ha dato chiara intenzione di voto per Veltroni.
Scritto da emanuele martini il 12/4/2008 alle 14:21
a proposito di gordon brown, le ricordo che il premier inglese ha dato chiara intenzione di voto per Veltroni.
Scritto da emanuele martini il 12/4/2008 alle 14:21
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