Le conflittualità e le contraddizioni sulle quali poggiava la fragile maggioranza di centro sinistra sono definitivamente esplose quando finalmente tutta l´opposizione ha scelto di fare propria la posizione dell´UDC ed ha sostituito il dialogo alle spallate.

In un momento tanto cruciale della vita del nostro Paese, siamo pronti a scommettere che le grandi imprese politiche non nascono mai a tavolino, ma dalla forza delle idee. Per questo con la coerenza e la responsabilità che hanno sempre contraddistinto l´UDC, sosteniamo le nostre proposte per gli aiuti alle famiglie e la sicurezza, per la libertà scolastica ed una sanità efficiente, per la tutela dell´ambiente e per la questione nucleare. 

Non si tratta di un elenco di buone intenzioni, ma di idee concrete che hanno per obiettivi la qualità dei servizi e la diminuzione delle tasse, delle bollette e dei costi che ogni famiglia deve sostenere. Il riconoscimento dell´universale diritto alla salute dei cittadini richiede il superamento delle disomogeneità nelle risposte ai bisogni, offerte dal servizio sanitario nazionale, oltre che un radicale cambiamento del rapporto società-stato che rinasce dal desiderio dell´io soffocato da un concetto di  statalismo centralista o decentrato che pretende di pensare  alla persona dalla culla alla tomba. 

Vogliamo una sanità ove le risorse umane professionali siano valorizzate pienamente con un utilizzo appropriato. Una sanità in cui si affermino le capacità e il riconoscimento dei meriti non sia affidato a generiche logiche di discrezionalità  aziendali. La sanità non è  una questione di destra o di sinistra, ma è la risposta ad un bisogno generale che non ha colore politico. Il primo impegno dell´UDC sarà dunque quello di sottrarre le nomine dei primari ospedalieri agli interessi spartitori dei partiti.