Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 25/5/2009 alle 11:42

Alla luce della sentenza Mills, delle gravi dichiarazioni all’Assemblea di Confindustria di Berlusconi, delle rivelazioni inquietanti sulla vacuità della vita privata del Presidente del Consiglio, scosso dai riccioli delle minorenni, sento il bisogno di respirare aria fresca e di rilanciare valori, bisogni, senso della vita pubblica, che sono stati tra le ragioni di vita di tantissimi di noi. Così, recandomi all’”aperitivo” di Sabato scorso per la inaugurazione della nuova casa della sinistra, con la partecipazione di Rocco Cordì, ho riempito gli occhi di belle facce e i polmoni di voglia di conciliazione con la società circostante, di passione frugale per l’attivismo militante, povero di danari, ma ricco di valori. Basta leggere il curriculum di Rocco (roccocordi.eu) sul frontespizio del suo pieghevole per capire da che parte sta e per chi si dà e si darà da fare, dentro un tourbillon della politica che spazza via tante certezze. Mi piace sostenerlo in questi momenti difficili anche come persona, perché vi sono molti, troppi, inquietanti segnali che indicano che il nostro Paese sta attraversando una fase particolare, e per molti versi originale, nella quale il sistema democratico che tutti noi abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto e operato è messo a serio rischio proprio da persone non all’altezza.Sta crescendo nel nostro Paese una vera e propria emergenza democratica rispetto alla quale tutti noi abbiamo il dovere e la necessità di reagire in modo adeguato e tempestivo. Conviene evitare paragoni con il passato, sempre difficilmente proponibili, ma certamente abbiamo avuto modo, e con noi le italiane e gli italiani, di cogliere nei recenti comportamenti della maggioranza, del governo e segnatamente del Presidente del Consiglio, atteggiamenti, comportamenti, dichiarazioni e atti che entrano in collisione con le regole più elementari di una repubblica democratica e parlamentare e di una responsabilità pubblica irreprensibile. Un Presidente del Consiglio che controlla direttamente o indirettamente quasi l’intero sistema mediatico minaccia di rivolgersi direttamente al popolo per sovvertire gli assetti costituzionali aggirando o, peggio, ignorando con esplicito disprezzo il Parlamento. E usa lo stesso atteggiamento arrogante e non privo di venature eversive anche nella vicenda apertasi con la sentenza sul caso Mills - dove si vorrebbe sottoporre la Magistratura al controllo politico dell’Esecutivo - e nella ricostruzione delle sue vicende private a fianco di una ragazzina di Casoria – dove la relazione tra il presidente del consiglio e la famiglia Letizia non può essere confinata, per chi ricopre cariche istituzionali, nella sfera del privato. E’ emergenza, purtroppo. E allora, non cediamo in occasione delle libere elezioni che ci attendono il 6 e 7 Giugno allo sconforto di chi è costretto ad assistere ad un palcoscenico imbastito da pessimi attori e con un unico copione! Rivolgiamoci, partecipando da protagonisti, a trame diverse da quelle imposte dal Cavaliere, raccontate e garantite da chi ha già spartito con noi rappresentazioni realistiche e condivise della società, delle sue fatiche e dei suoi bisogni. E Rocco Cordì ha da sempre un’altra idea della politica e della sua dimensione sociale.

Categoria: Persone
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