Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 6/7/2009 alle 10:44

 

Incredibile! Formigoni, i consiglieri leghisti e del PDL stanno vendendo un piano casa diverso da quello che vogliono far approvare in Consiglio. Evidentemente, si vergognano per lo scempio apportato al territorio e per l’umilizione inferta ai Comuni. Per amore di verità, passo per passo spiego qui di seguito il progetto di legge della Giunta presentato nero su bianco in Commissione: ognuno può documentarsi e capire così come la propaganda in Lombardia faccia strame della realtà. Si tratta di una disciplina speciale con durata temporale limitata a diciotto mesi  a partire dal 16 settembre 2009, derogatoria del normale regime giuridico. Tutti gli interventi previsti potranno avvenire in deroga alle previsioni quantitative degli strumenti urbanistici vigenti o adottati e realizzati sulla base di denuncia di inizio attività o di permesso di costruire.

Con riferimento al patrimonio edilizio esistente, si prevede il recupero delle parti inutilizzate degli edifici ultimati entro la data del 31 marzo 2005  a fini residenziali. Si riconosce, altresì, la possibilità di procedere al recupero delle volumetrie edilizie in seminterrato per destinazioni accessorie alla residenza e alle attività economiche, già presenti nel fabbricato. In merito alle aree destinate all’agricoltura, viene prevista la possibilità di procedere al recupero di parti inutilizzate di edifici di residenza , delle attività ricettive non alberghiere, degli uffici e delle attività di servizio.

Il Progetto di Legge definisce due distinte tipologie di intervento:

a)     l’ampliamento del 20% degli edifici residenziali, ultimati alla data del 31 marzo 2005,

b)     la sostituzione degli edifici residenziali e produttivi esistenti con aumento della volumetria del 30%.

Anche all’interno dei centri storici e dei nuclei urbani di antica formazione si può intervenire attraverso la sostituzione di singoli edifici residenziali “non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali”.

Anche per gli edifici produttivi, esistenti nelle aree a destinazione produttiva secondaria ed individuate dal Comune con motivata deliberazione entro il termine perentorio del 15 settembre 2009 è ammessa la sostituzione (+30% volumetria), subordinata al mantenimento della destinazione d’uso.

Il limite di incremento del 30%  è aumentato sino al 35% qualora la realizzazione dell’intervento di sostituzione sia accompagnata da un congruo equipaggiamento arboreo. E’stabilito che la Giunta Regionale definisca criteri applicativi di quest’ultima disposizione (!).

Sono disciplinati inoltre gli interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, con la possibilità di realizzare nuova volumetria (fino al 40%) da destinarsi ad edilizia residenziale pubblica, compresa l’edilizia convenzionata. Tale nuova volumetria può concretizzarsi anche in nuovi edifici.

Riguardo agli interventi edilizi nei parchi regionali, potranno essere realizzati anche in deroga alle previsioni dei relativi piani territoriali di coordinamento, con una riduzione dei limiti massimi di incremento volumetrico.

Con riferimento agli oneri di urbanizzazione e al contributo sul costo di costruzione è stabilita una riduzione del 30% del contributo di costruzione.

Una vera cuccagna per chi vuole costruire in barba ai piani regolatori: una vera disgrazia per quanti il diritto alla casa non l’hanno visto mai!

 

 

Categoria: Economia
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