Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 25/9/2009 alle 08:04

Due notizie contemporanee: il Governo ha approvato la proposta di legge finanziaria  per il 2010; la perdita di posti di lavoro ha raggiunto un livello sconosciuto da molti anni e continua ad aumentare. Il confronto tra queste due notizie dice con chiarezza che il Governo nella finanziaria 2010 non ha previsto nulla per affrontare l’emergenza occupazione. Per Tremonti è già tutto fatto, con il sistema ormai corrente che basta annunciare interventi e promettere, se poi non si fa nulla pazienza, l’opinione pubblica è stata ormai anestetizzata dalle parole. Nel Governo cresce la sindrome che lo porta a nascondere fino al limite del possibile dati e provvedimenti. I problemi non affrontati come il rinnovo dei contratti pubblici, che da solo vale il doppio delle spese previste nella proposta di legge finanziaria, viene rinviato al futuro, se ci saranno le risorse. Parlare di finanziaria da 3 miliardi di euro è semplicemente una balla, che tra l’altro conferma che il Governo anticipa malvolentieri le sue misure e non solo all’opinione pubblica ma anche ai parlamentari della sua stessa maggioranza, ormai abituati a dosi massicce di voti di fiducia, necessari per fare digerire tutto e il suo contrario. Tremonti cerca poi di fare digerire all’opinione pubblica lo scudo fiscale, cioè il rientro dei capitali illegalmente esportati all’estero con la convenientissima spesa  del 5%, la più bassa al mondo. Tremonti infatti lega i nuovi interventi a sostegno della ripresa come il rinnovo dei contratti pubblici ai risultati che darà lo scudo fiscale, che in realtà è ormai un mega condono di reati come il falso in bilancio. Anche Confindustria, che pure è prodiga di lodi al Governo, deve avere qualche preoccupazione se ha ricordato che dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono arrivati 168 milioni di euro su 1,6 miliardi, circa il 10 % di quanto promesso. Nessuna risposta dal Governo ai sindacati che, questa volta insieme, hanno chiesto sgravi fiscali a favore dei lavoratori e dei pensionati e garanzie per il sostegno al reddito dei disoccupati il cui numero è in crescita. Infine, le Regioni. Con questa finanziaria, che nega loro le risorse necessarie, hanno il preannuncio di un buco di bilancio di molti miliardi a partire dalla sanità.

 

 

Categoria: Economia
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