Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 23/9/2011 alle 19:00

Non trovo parole migliori per il tradizionale appuntamento per la pace da Perugia ad Assisi di quanto ha scritto Tonio Dall’Olio, direttore di Libera, in questi giorni tornato dall’Afghanistan.

Camminare. Un passo dopo l’altro. Per costruire la pace è necessario camminare. Come per vivere è indispensabile respirare. Con un punto di partenza e una meta. Pronti ad ascoltare la vita che ci sorprende con i cambiamenti di rotta senza distrarci dal senso, ovvero dal significato e dalla direzione. Quel maestro profondo che fu Aldo Capitini generò la Perugia Assisi come una figlia. Non un’esercitazione ma un percorso festoso e sofferto. Non solo uno sforzo ma il fascino del camminare insieme. Perché la pace non è sfida per eroi solitari e vive nei mille e mille volti di chi ama la vita. Si nutre dei respiri di chi non si è fermato. Danza nella fantasia di chi si sente corresponsabile del tutto. Camminare come un esodo. Innanzitutto da se stessi e dalle proprie certezze per incontrare l’altro, la sua vita, le sue ragioni, il suo grido. Da Perugia ad Assisi è troppo poco. Per questo il sentiero si inerpica ancora silenzioso fino al cuore dei giorni. Di tutti i giorni”.

Buon cammino, lungo i pendii dell’Umbria!

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