inserito il 13/1/2009 alle 09:00
Strepitoso il Berlusconi aviatore: nessuna verità industriale, balle alla quintessenza, gioco delle tre carte con rilancio di nuova Alitalia e contemporaneo potenziamento di Malpensa, Fiumicino e Linate insieme. Intanto, autorità cittadine, leghisti duri e puri, istituzioni nazionali, amicizie e business – tutte dell’entourage di centrodestra - si recano a cena nelle residenze private del premier e ne escono o soddisfatte (Bossi) o si lamentano per la mancanza di invito (Formigoni). Sono quelli che lavorano davvero negli aeroporti e nella compagnia venduta a riscatto futuro ai Francesi a richiamare alla realtà. A partire dallo sciopero oggi in corso nello scalo varesino con la denuncia delle condizioni disastrose con cui si conclude la tragicommedia su cui la stampa continua a mistificare. Vediamo i numeri odierni rispetto a quella che il Berlusca definì “la svendita”:
Insomma, un disastro annunciato, voluto per interessi di pochi e consentito per incapacità di molti, nell’indifferenza, purtroppo, dei cittadini. Con la Lega e il partito trasversale del Nord che hanno perso il nemico giurato di una volta contro cui protestare ed ora si lasciano, forse in cambio del federalismo, docilmente circuire dalle palle del Cavaliere. Palle evidentemente ben cucinate, visto che vengono somministrate alle cene o di Arcore o di Palazzo Grazioli, mai in sedi istituzionali in cui rispondere con trasparenza agli elettori. E non c’è casa di Berlusconi da cui Bossi non sia uscito appagato. Gran cuoco il Cavaliere!
Categoria: Malpensa
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