Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/2/2009 alle 14:23

Da oggi tutto si svolge in clima di grande chiarezza: il premier ha rovesciato il tavolo degli equivoci. Che cosa nasconde il repentino appassionarsi, dopo anni di disinteresse, alla vita di Eluana? La prima cosa è che il premier rifiuta la garanzia del capo dello Stato per fare attraverso decreti legge norme legislative che entrano in vigore prima ancora che il Parlamento se ne possa occupare. La seconda cosa è che il premier ritiene che con un atto normativo urgente di governo sia possibile impedire l' attuazione, su una vicenda umana, di sentenze definitive emesse da tre ordini di giudici (civili, amministrativi, costituzionali) sulla base di principi della Costituzione e dopo un “giusto processo”. La terza cosa è che il premier considera che il metodo naturale per governare sia quello per decreto, con il Parlamento che viene dopo, a norme fatte e a rapporti giuridici iniziati sulla base dei testi scritti dai suoi professionisti e avvocati. La quarta cosa è che il premier contesta la stessa legittimazione originaria della Costituzione, scritta «con la presenza di forze che hanno guardato alla Costituzione sovietica come a un modello». Eppure, come si legge anche sui libri delle medie, la Costituzione fu votata sì da Pietro Nenni e Palmiro Togliatti, ma anche da Luigi Einaudi e Alcide De Gasperi; Giorgio La Pira ed Epicarmo Corbino; Aldo Moro ed Amintore Fanfani; Benedetto Croce e Giuseppe Dossetti. Non facciamoci sviare dall’emozione e dal dolore che provoca la perdita di una vita, anche quando viene legittimamente restituita alla volontà di chi l’ha accudita con enorme affetto. Guardiamoci invece dall’inveterato cinismo di chi chiede di essere investito dal popolo per annichilire ogni controllo e ogni contropotere democratico che limita il suo. L’uso spregiudicato da parte di Berlusconi dei sentimenti attorno alla vita e alla morte ci dicono, anzi, quanta misura di sicurezza istituzionale il popolo italiano debba ancora darsi assieme.

Categoria: Idee e proposte
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