Azioni, interventi e proposte per la competitività delle imprese.
Associazione Artigiani
inserito il 7/4/2008 alle 10:58

Par-condicio per il vantaggio delle microimprese. Così Confartigianato, in questa tornata elettorale, ha deciso di far sentire la propria “voce” al Centrosinistra come al Centrodestra. Con franchezza, determinazione e quei punti che, indipendentemente dal colore politico, stanno alla base di un disegno realizzato per offrire ai suoi imprenditori più mercato, più concorrenza e maggiore competitività. Così, dopo l’incontro con il candidato premier del PD, Walter Veltroni, e il “presidente” Silvio Berlusconi del PDL, pochi giorni fa nella Sede Confederale di Roma Ferdinando Casini si è confrontato con le richieste di Giorgio Guerrini (Presidente del sistema Confartigianato) affiancato dal Segretario Generale Cesare Fumagalli e di Giorgio Merletti, Presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese e di Confartigianato Lombardia con al seguito una folta delegazione di dirigenti.

Casini ha risposto punto per punto alle sollecitazioni di Guerrini, Fumagalli e Merletti insistendo sulla necessità di <far uscire il Paese dalla dinamica della deresponsabilizzazione e di riaffermare i concetti del dovere e dell’autorità>.

<Noi vogliamo agire subito con l’abolizione della Province>, ha proseguito il leader dell’UDC. <Questa misura consentirebbe da sola un risparmio di quasi 11 miliardi di euro, senza toccare i posti di lavoro, e costituirebbe un eccezionale passo avanti contro le assurdità di una burocrazia fatta di troppi soggetti che neppure dialogano tra loro, ma con i quali voi e le vostre imprese avete da fare i conti ogni giorno>. Nella “ricetta” di Casini per la riforma della PA. c’è anche <l’accorpamento delle strutture: ministeri, agenzie, enti, e l’abolizione del Cnel, la vendita di partecipazioni statali e locali, le ex municipalizzate, così come degli immobili pubblici non strategici, improduttivi e anzi onerosi>. Secondo il leader <il ricavato dell’insieme di questi provvedimenti, calcolabile in circa 30 miliardi di euro, è destinato alla riduzione del debito pubblico. Ma i risparmi liberati grazie ai minori interessi, per la diminuzione del debito, saranno utilizzati per ridurre le tasse>.

A questo proposito, Casini si è impegnato a valutare l’indicazione avanzata dai vertici del sistema Confartigianato di creare un’Agenzia delle Micro e Piccole Imprese presso la Presidenza del Consiglio con il compito di valutare l’impatto di ogni normativa sulle MPI e di redigere un rapporto annuale sulle micro e piccole imprese. Ma per le imprese, il leader dell’Udc ha anche proposto la detassazione di parte degli utili reinvestiti in impresa, con particolare attenzione a quelli investiti nella formazione e ricerca. <Il programma dell’UDC – ha spiegato - ha due pilastri. Il primo è la difesa di valori che abbiamo ereditato dalla tradizione cristiana: l’identità, la tutela della vita e la famiglia. L’altro pilastro, che non è affatto contraddittorio col primo, è una politica economica liberale che vuole la modernizzazione del Paese, il rilancio della crescita e il riconoscimento del ruolo insostituibile dell’iniziativa privata>.

 

 
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