Professor Israel, alcuni anni fa personalità della società civile e della cultura lanciarono un appello per l’educazione, che prendeva spunto da un’affermazione di don Giussani: «Se ci fosse un’educazione del popolo tutti starebbero meglio». Di fronte allo spettacolo di questi giorni, che ha coinvolti bambini, ragazzi, genitori e docenti, che ne è dell’emergenza educazione?
Quello di questi giorni è uno spettacolo che illustra lo sbando cui è arrivata parte della nostra società. La nota più caratteristica soprattutto dei fatti di ieri è che i presunti “giovani” che guidano la protesta sono in realtà gli anziani, gli ex-sessantottini invecchiati che trascinano irresponsabilmente i giovani veri, disinformandoli in modo spaventoso. A questo si aggiunge il fatto ancor più riprovevole dei bambini che vengono portati in piazza; si è arrivati anche al caso limite di maestri che hanno trascinato i loro alunni in spettacoli di dubbio gusto, con travestimenti che richiamavano a Berlusconi e alla Gelmini. Questo è un abuso di minore, né più né meno. Io genitore che mando il bimbo a scuola mi fido del maestro, proprio secondo quell’idea totale di fiducia di cui parlava don Giussani: mi fido cioè del fatto che il ruolo del maestro sia quello di essere educatore, che trasmette conoscenza e passione. E invece vengo tradito in modo indegno nella mia fiducia, perché il bambino viene usato. Ma c’è poi anche il problema che in alcuni casi sono i genitori stessi che tradiscono i loro bambini. È uno spettacolo veramente poco edificante.