Idee e uomini non sono in vendita. Liberi e forti
Graziano Maffioli
inserito il 3/4/2008 alle 12:42

Il Ministro Bindi ha firmato pochi giorni fa il decreto di nomina dei componenti dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia, l'ente che svolge funzioni di studio, ricerca, documentazione, promozione e consulenza sulle politiche in favore della famiglia. 

All’interno dell’organismo ci sono membri nominati da tutti i ministeri, incluso quello dell'ambiente, dalla Conferenza Unificata, dai sindacati, dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dalle categorie produttive. Nove i membri designati dall'associazionismo famigliare e dal terzo settore.

Ancora una volta un atto del governo di centosinistra è stato sottolineato da forti attriti e da una serie di polemiche tra le sue componenti. In particolar modo c’è stato disaccordo sulla tempistica delle nomine (l'osservatorio arriva agli sgoccioli della legislatura ma resterà in carica tre anni) e il merito dei componenti designati. Molto duro lo scontro tra Rosy Bindi e Paola Binetti che si è detta in dissenso con le scelte del ministro.

Questo ennesimo contrasto tra due autorevoli esponenti cattolici del PD, sottolinea ancora una volta le divisioni e le differenze di vedute presenti nel nuovo soggetto politico. Divisioni e differenze che esploderanno con tutta la loro forza non appena verranno chiuse le urne.

Anche l’Unione Di Centro, dal canto suo, ha criticato l’impronta fortemente laicista impressa all’ente dal Ministro delle Politiche della Famiglia. “Con lo stravolgimento dell'Osservatorio, a pochi giorni dalle elezioni, Rosy Bindi ha assestato un colpo di mano inqualificabile oltrepassando i limiti della correttezza politica, anche se non di quella formale”, ha detto Luisa Capitanio Santolini, responsabile UDC per la Famiglia e le Politiche sociali. “Se da una parte e' positiva la presenza nell'Osservatorio del Forum famiglie – ha evidenziato l'esponente centrista già portavoce del Forum delle Famiglie - dall'altra è inquietante la nomina di esponenti di chiara ispirazione laicista quali Nicky Vendola e Sergio Cofferati a responsabili delle sedi distaccate dell'ente. Altrettanto grave è poi l'esclusione dall'Osservatorio di uno dei massimi esperti europei sulla famiglia, il professor Pierpaolo Donati”.

Critiche dal mondo della associazioni sono arrivate anche sulla nomina a vice-presidente del professor Renato Balduzzi, Consigliere giuridico del Ministro delle politiche per la Famiglia, che, con Stefano Ceccanti e Alberto Gambino, era stato tra gli autori del Decreto di Legge sui DICO.

Chi crede nel ruolo fondamentale svolto dalle famiglie naturali nella società e ha una visione cattolica del mondo e della politica, è bene che queste cose le sappia.

Commenti dei lettori: 1 commento -
Grazie a Maffioli per questa segnalazione. Ora chi ha a cuore la famiglia naturale sa quantomeno per chi non deve votare.
Scritto da Vittorio il 3/4/2008 alle 14:46
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