Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/5/2009 alle 09:05

Riprendo l’articolo “Come a Guantanamo, senza intimità e senza cibo” apparso sulle pagine di VareseNews. Un calvario quella della donna portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese per un ictus venerdì 8 maggio. Dopo 4 giorni era ancora in corsia su una barella che aspettava un posto letto. I familiari della donna sostengono che il comportamento del personale è ineccepibile ma nonostante tutto la mancanza di posti letto non ha permesso di trovare una sistemazione diversa dalla corsia dove il viavai è pressoché continuo e la luce accesa 24 ore su 24. Spesso siamo additati come detrattori della sanità lombarda, con il solo scopo di negare l’eccellenza. Non è così, sappiamo che in Lombardia ci sono buoni ospedali, ottimi medici ma ciò che abbiamo sempre denunciato è la “morsa degli affari” che con Formigoni si è stretta sulla sanità della nostra regione. I dati parlano chiaro: negli ultimi 10 anni il fatturato privato è passato da poco più del 20% a circa il 40%. Un regalo alle cliniche private che ha inquinato e reso opaca la sanità a discapito dell’assistenza sanitaria di base che non genera fatturati milionari. Arrivando fino al caso estremo dell’ospedale di Varese dove la mancanza di posti letto impedisce la migliore delle assistenze e l’indebolimento di tutta la rete di protezione territoriale e prevenzione primaria. Non è il destino cinico di chi si rivolge al pronto soccorso ma il frutto di un modello che ha svuotato di significato la sanità pubblica.

 
 
Categoria: Sanità
Commenti dei lettori: 1 commento -
E il nostro caro Silvio tratta con Mubarak per aumentare di 2500 posti il Coral Bay a Sharm.
Scritto da Andrea Perotti il 16/5/2009 alle 11:04
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