Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 19/5/2009 alle 08:14

Bruttissimo segnale quello di sabato a Torino con l’assalto proditorio di un gruppo di teppisti dei COBAS al segretario della Fiom Gianni Rinaldini. Un gruppo di facinorosi degli stabilimenti napoletani ha di fatto compiuto un esproprio. Ha impedito a oltre 15 mila lavoratori giunti da tutta Italia viaggiando in treno e in pullman nella notte di lasciare il loro messaggio di lotta inciso sul selciato della grande piazza torinese dove si erano concentrati con striscioni e bandiere: da Pomigliano, dal Lingotto, da Arese, da Termini, Termoli, Brescia, Mantova. Un messaggio ribadito da Rinaldini, un sindacalista limpido, noto per lo spirito di sacrificio, di classe e di solidarietà, quando è risalito sul palco da dove è stato spintonato: “Chiedere al Governo l’immediata convocazione della Fiat di fronte ai sindacati, perché spieghi anche all’Italia, oltre che a Berlino e Washington, quali sono i suoi piani”. L’assalto al palco sindacale ha purtroppo già sortito un effetto perverso: rimarcare una divisione tra gli stabilimenti Fiat, alcuni già in cassa integrazione ed altri con richieste di straordinari. La divisione è l’obiettivo di alcuni ministri irresponsabili come Sacconi, propensi a soffiare sul fuoco della guerra tra i territori per indebolire il protagonismo di un sindacato dei lavoratori unitario. Perciò, l’azione organizzata dei COBAS è diventata un regalo ai nemici dei dipendenti che lottano contro il licenziamento. Occorre arrivare subito all’incontro tra sindacati Governo e Fiat, altrimenti si riusciranno a trattare solo le briciole rimaste dopo gli impegni assunti in America e in Germania. Purtroppo, questo Governo non si comporta come quello tedesco e nemmeno come quello americano: lascia al buio FIM, FIOM, UILM, mentre l’IG Metall e l’AFLCIO sono stati da Obama e dalla Merkel posti al centro delle trattative per la Crysler e la Opel. Che brutta storia quella che su tutti fronti sta percorrendo l’Italia (e gli italiani), con Berlusconi e un centrodestra tanto incapace e arrogante con i deboli quanto sostenuto dall’apparato artificiale dei media del padrone e puntellato dall’indifferenza della gente.

Categoria: Economia
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