Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 3/6/2009 alle 10:12

L’insostenibilità del sistema attuale è stata enfatizzata dalla crisi economica e finanziaria, aggravata dalla crisi ambientale segnata da cambiamenti climatici e dalla crisi energetica. È una situazione che richiede di essere affrontata efficacemente con mutamenti profondi – e non più rinviabili – di un modello fondato sul consumo irresponsabile delle risorse naturali limitate del Pianeta. Paradossalmente, proprio questo momento così critico può trasformarsi in tempo opportuno per innescare finalmente quei cambiamenti da anni invocati. Per questo sono richiesti un impegno profondo dei protagonisti e un cambiamento dei metodi e della cultura politica, affinché questa torni a rappresentare un motivo di speranza. Da queste considerazioni nasce Terra Futura, una manifestazione che si è tenuta a fine Maggio a Firenze e di cui ho la fortuna di essere tra i promotori. Terra Futura è una grande mostra-convegno strutturata in un’area espositiva, di anno in anno più ampia e articolata, e in un calendario di appuntamenti culturali di alto spessore, tra convegni, seminari, workshop; e, ancora, laboratori e momenti di animazione e spettacolo. Nata dall’obiettivo comune di garantire un futuro al nostro pianeta – e di farlo insieme –, la manifestazione mette al centro le tematiche e le “buone pratiche” della sostenibilità sociale, economica e ambientale, attuabili in tutti i campi: dalla vita quotidiana alle relazioni sociali, dal sistema economico all’amministrazione della cosa pubblica. Terra Futura vuole far conoscere e promuovere tutte le iniziative che già sperimentano e utilizzano modelli di relazioni e reti sociali, di governo, di consumo, produzione, finanza, commercio sostenibili:pratiche che, se adottate e diffuse, contribuirebbero a garantire la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta, e la tutela dei diritti delle persone e dei popoli. È un evento internazionale che ospita realtà italiane ed estere: 1900 espositori, 426 seminari, 37 panels, 15 eventi culturali, visitati complessivamente da 95000 persone di ogni età. In un clima di responsabilità, di educazione interattiva, di convivialità e di ascolto si è incontrata una Italia diffusa, presente, viva, che io spero vada al voto e non stia a casa delusa, proprio perché è così lontana dalle feste di Villa Certosa, dalla vergogna del potere vissuto come proprietà privata fino al sultanato, dall’umiliazione continua dell’intelligenza e della speranza di donne e uomini liberi. Ed estranea al rancore dei ministri di centrodestra verso la multiculturalità, ma in sintonia con il “bien vivir” dei governanti più illuminati dell’America Latina, degli Stati Uniti e dell’Europa, che ci guardano con rincrescimento e apprensione per il nostro declino. Trovo straordinario per queste riflessioni e per la battaglia di questi nostri giorni un aforisma di Ghand “vivi semplicemente…questa terra ha risorse per tutti, ma non per l’avidità di tutti”.

 

Categoria: Idee e proposte
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