Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 12/6/2009 alle 11:06

Nessuno oserebbe accostare la moralità pubblica di persone attorno a cui si è stretta la Nazione intera nel recente passato agli opportunisti che oggi piegano l’interesse generale ai loro utili e ai propri capricci privati. E nemmeno vogliamo compiacerci con la retorica di riesumare un passato denso di passione politica popolare, anche se colmo di aspetti tragici oltre che nobili, come capita in tutte le fasi del conflitto democratico. Oggi però, di fronte alla straripante umanità del ricordo di Enrico Berlinguer, vorrei far parlare della sua grandezza e della pochezza dei governanti attuali attraverso alcuni suoi aforismi, che ho rintracciato tra i miei appunti quando lo ascoltavo, mettendoli a confronto con quanto scrive su Berlusconi in questi giorni la stampa estera.

 
Aforismi di Enrico Berlinguer
 
La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.
La cosa che mi preoccupa in Bettino Craxi è che certe volte mi sembra che pensi soltanto al potere per il potere. Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno.I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela.
Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza. Questo ci preoccupa non certo per un giudizio ideologico, ma perché minaccia la civiltà. L’austerità dei nostri comportamenti è il segno della nostra responsabilità verso l’umanità e il pianeta
 
La stampa estera su Berlusconi
 
Times: «Cala la maschera del clown». «L'aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui. Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l'opinione pubblica italiana. Egli minaccia i giornali, invoca la legge per difendere la propria privacy, pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie».
Liberation: «Lo scandalo alle calcagna». «Rivelando la tresca si è fatto vacillare la popolarità del presidente del consiglio. È una battaglia portata avanti nel nome di una giusta concezione dell'interesse pubblico, che non appartiene a Berlusconi».
Financial Times: «Gli alleati di Berlusconi mettono nel mirino la moglie, ma questo non è certo da gentiluomo, né da uomo pubblico irreprensibile»
El Pais: «L'opposizione italiana chiede a Berlusconi che spieghi in parlamento se abbia portato nell'organizzazione elettorale del partito i suoi invitati delle feste private in Sardegna. Berlusconi utilizza gli aerei ufficiali dello Stato Italiano per portare gli artisti, ballerine e veline a Villa Certosa? Ha fatto uso improprio dei beni dello stato?.
Bild: «Il fascino del primo ministro italiano è difficilmente spiegabile: ha 72 anni, non è più giovane, non è alto, ha capelli finissimi che egli cerca di ricostruire con i trapianti».
Forse tutto questo si liquida come “gossip” o “affare privato”, ma, questa è la domanda, cosa è successo agli italiani in questi ultimi trent’anni?
 
 
Categoria: Persone
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