inserito il 24/6/2009 alle 08:47
Dopo il referendum e i ballottaggi che non fermano l’appannamento del Cavaliere, voglio riflettere con voi su qualcosa di raccapricciante, che ha gravato e pesa ancora sul nostro Paese, che all’estero risulta incomprensibile e che, forse, incomincia anche in Italia a sgretolarsi. Si tratta delle menzogne e dei silenzi che caratterizzano l’informazione televisiva e che accompagnano le bugie del Presidente del Consiglio, fino a renderlo immune e esente da ogni reazione morale e politica dell’opinione pubblica. Un’anomalia che il centrosinistra ha finora subito senza indignarsi adeguatamente e che il centrodestra ha coperto da complice cosciente (e in questo si è particolarmente distinta la Lega dei Bossi e dei Maroni). Parto da due fatti contemporanei e tra loro apparentemente distanti: il racconto onirico e rassicurante della vita quotidiana della popolazione accampata dopo il terremoto in Abruzzo e la scomparsa dai Tg delle notizie sulle prostitute introdotte regolarmente a Villa Certosa e a Palazzo Grazioli . Cosa unisce questi due episodi, uno propagandato e l’altro tenacemente occultato? Un premier iperattivo, che da una parte assiste i bisognosi da par suo e davanti a decine di telecamere e dall’altra si riposa meritatamente dalle improbe fatiche del governare negli agi di residenze private sottratte alla curiosità del popolo (sovrano?) e al gossip di impenitenti guardoni perché circondate da eserciti e raggiunte da aerei e elicotteri, che nella finzione televisiva potrebbero perfino essere gli stessi all’opera sulle dorsali appenniniche percosse dalla natura. Almeno, così ci vorrebbero far credere i camerieri di Berlusconi messi a dirigere le sue e nostre televisioni. Ma la verità è ben altra e sta venendo a galla, anche se ne siamo tenacemente tenuti all’oscuro. Categoria: Istruzione e Cultura
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