Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 3/7/2009 alle 07:50

Mezzo gigawatt equivale a 500 megawatt, ovvero 500 milioni di chilowatt. Questo è il tetto superato nei giorni scorsi dalla potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Un risultato importante che esprime i termini di una crescita vertiginosa, se si pensa che erano solo 6 i megawatt installati al 31 dicembre 2006 e 69 al 31 dicembre 2007. Continuando con questo trend a fine anno si stima di raggiungere il tetto dei 900 megawatt, se non addirittura di superarli, visto che non c’è previsione di sviluppo che non sia stata superata, nel campo delle energie rinnovabili. Il dato del fotovoltaico è importante perché questa tecnologia rappresenta la modalità più distribuita di generazione, potremmo dire la più democratica, fatta di migliaia di piccoli impianti, circa 40 mila oggi, che non occupano nuovo suolo (si tratta per lo più di pannelli montati sui tetti delle case), richiedono bassi investimenti e si installano in poco tempo. Il sole non si paga e non si importa, per cui il fotovoltaico significa indipendenza dalle fonti di approviggionamento estere e significa nessun trasferimento di denaro nelle case dei vari petro-dittatori del pianeta. Puglia e Lombardia sono le due regioni col maggior numero di potenza installata, 64 e 58 megawatt rispettivamente, mentre, a numerosità di impianti, è la Lombardia a tener testa (6.200) seguita dall’Emilia Romagna con 3.995. Peccato che in Italia non ci sia una vera strategia energetica, quanto piuttosto una lotta fra lobby e potentati economici, senza che il governo sia in grado di regolare i diversi interessi. Tant’è che dopo un anno, il decreto legge che contiene le linee guida in materia energetica non e’ ancora stato approvato. E dire che un anno fa era stata addirittura annunciata una Conferenza Nazionale ad hoc. I ministri si limitano agli usuali slogan sul nucleare, una fonte che non generera’ alcun chilowattora di corrente prima del 2020, anche nel caso in cui il governo riuscisse a posare la prima pietra di una centrale - proteste dei cittadini a parte - entro il 2013.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 1 commento -
lieto di contribuire con i miei 2,4 kw
Scritto da Enrico il 8/7/2009 alle 08:31
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