Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 21/7/2009 alle 08:05

La crisi economica si aggrava come ci dice anche la Consob e dal governo vengono solo annunci di provvedimenti e regali ai grandi evasori fiscali, in un paese dove la metà degli italiani dichiara meno di quindicimila euro. Ci sono vari modi per fare la guerra a chi esporta clandestinamente capitali o per nasconderli al fisco. Obama ha scelto il metodo diretto: citare in giudizio l'Ubs, la più grande banca Svizzera, che accoglie nei propri forzieri almeno 20 miliardi di dollari di 52 mila mila evasori fiscali Usa. Tremonti, invece, si rivolge «nuovamente» a quelli che La Malfa (padre) chiamava i «pirati della lira» implorandoli di far rientrare i capitali in Italia. In cambio di una sanzione piccola-piccola chi riporta i soldi godrà di un condono «tombale»: non pagherà le tasse evase, conserverà l'anonimato, eviterà ogni sanzione penale. Anche se quei soldi sono frutto di attività illecite. Tremonti è recidivo: durante il precedente governo Berlusconi varò uno «scudo» fiscale per consentire il rientro dei capitali dall'estero. Quei capitali rientrati - fu garantito – sarebbero serviti a ridurre la pressione fiscale e sarebbero stati utilizzati per favorire lo sviluppo del paese. Nei fatti, non c'è stata nessuna diminuzione della pressione fiscale, salvo quella per i redditi più alti, gli investimenti in infrastrutture sono rimasti al «palo» e in questi giorni sappiamo che all'estero stazionano ancora almeno 400 miliardi di euro. Lo scudo precedente è stato un fiasco, ma Tremonti insiste: dichiara che non vuole mettere le mani in tasca agli italiani e allunga la mano solo per chiedere l' elemosina agli evasori, anziché minacciare il carcere e il sequestro dei beni all'estero.
Certo, nell'era dei paradisi fiscali, la lotta non è facile. Ma da L'Aquila - lo ha ricordato Berlusconi nella conferenza stampa - è arrivato l'impegno di abolirli. Se la promessa è vera - ma non è la prima volta che viene fatta - perché insistere sui condoni? E mentre gli evasori «sgavazzano» all'estero, in Italia c'è chi soffre davvero per penuria di capitali: le piccole e medie imprese a favore delle quali il presidente della Consob ha lanciato un allarme: senza finanziamenti molte rischiano di non riaprire a settembre. Insomma, la crisi non è finita e senza un intervento di politica economica sicuramente si moltiplicheranno manifestazioni e tensioni sociali. Perché stupirsi? La disoccupazione senza speranza è una brutta bestia: non aiuta a essere ottimisti - come vorrebbe Berlusconi - e induce a una inevitabile disperazione.

 
Categoria: Economia
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