Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 16/9/2009 alle 14:36

La Costituzione italiana considera che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali ed inalienabili costituisce il fondamento della libertà, della pace e della giustizia nel mondo. Sono questi i fondamenti dell'ordine costituzionale e della civiltà del diritto. Ma proprio questi fondamenti sono stati inesorabilmente travolti dal pacchetto sicurezza approvato in estate in via definitiva dal senato. Nella stessa estate appena trascorsa, il Mare Mediterraneo è stato spettatore di annegamenti, respingimenti, sofferenze atroci di migliaia di donne e uomini con un colore della pelle diverso dal nostro. E questo è avvenuto nel silenzio pressocché totale dei cittadini italiani e con la complicità dei governanti di un paese che si vanta di esportare nel mondo la sua democrazia. Ma i diritti di un gruppo possono o devono essere branditi minacciosamente come una clava contro i diritti di altri e si può consacrare in legge la violazione dell’universalità dei diritti umani? Cosa diciamo del fatto che in nome della presunta sicurezza di alcuni si sia gettato a mare il diritto d’asilo e il senso di umanità? Io credo che in fondo al Mediterraneo giaccia inerte il buon senso che ha fatto ripetere a intere generazioni che “dove mangiano quattro persone possono mangiare anche cinque” e che ha accompagnato l’accoglienza e il riscatto dei nostri emigranti in tutte le parti del mondo. La saggezza di chi sa che condividere il poco può rendere ricchi. Chi ha votato quella legge non riesce né a esprimere né a interpretare questo sentimento antico, linfa che alimenta la coesione dei popoli e delle comunità e consente incontri tra le genti di altre terre e persino di altri mari. Chi ha votato al Senato di schedare i clochard, di respingere i poveri, di denunciare gli stranieri ha tradito la sua stessa umanità. So di scrivere cose molto dure, ma è da qui che va ripreso il nostro discorso, se non vogliamo lentamente allontanarci dalla nostra tradizionale ricchezza, che è fatta di comprensione, di ospitalità e di accoglienza e che proprio qui nel Varesotto sembra essere tradita dagli ispiratori  più intransigenti – come il ministro Maroni - di un pericoloso insorgente razzismo.

Categoria: Economia
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