Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 27/11/2009 alle 07:37

Che la Lega Nord ci avesse abituato a iniziative e slogan tanto tremendi da risultare grotteschi lo si sapeva da un pezzo. Stavolta la storia ci porta a Coccaglio, comune leghista in provincia di Brescia, dove è nata una pensata geniale: cacciare tutti gli stranieri non in regola per Natale, con l’operazione White Christmas, letteralmente Bianco Natale. Il Sindaco Franco Claretti, si avventura in frasi di rara pericolosità come “Dobbiamo fare piazza pulita” e “Da noi non c'è criminalità, vogliamo soltanto iniziare a fare pulizia”. E spiega che i clandestini devono essere cacciati dal territorio comunale entro il 25 dicembre, lanciandosi in una assolutamente nuova esegesi del significato della più importante festa cristiana e cattolica asserendo che “il Natale non è la festa dell'accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità”. Ma pensa un po’, finora ci avevano detto il contrario. Intanto, però, malauguratamente l’idea di Claretti sta già facendo proseliti tra i sindaci leghisti di altri comuni dell’area e della regione. Come dice il vecchio adagio: al peggio non c’è mai limite. C’è da chiedersi se simili affermazioni xenofobe e razziste sarebbero tollerate in altri Paesi pluralisti e democratici come si definisce il nostro. I concetti di Natale “bianco”, in evidente correlazione al colore della pelle, di “piazza pulita” e di “pulizia” sono di inaudita gravità e solitamente appannaggio di linguaggi propagandistici tipici di regimi segregazionisti. Se passate da Coccaglio per le festività natalizie, potrete accompagnare una fetta di tradizionale panettone col locale cocktail di razzismo, integralismo e becera stupidità. E non preoccupatevi di niente, offre il Comune!

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 1 commento -
E' vero, ci sono tanti preti che sostengono che il Natale sia la festa dell'accoglienza, dell'integrazione, ecc. ecc. Purtroppo per loro (e per i laicisti di sinistra come Mario Agostinelli) Natale è lì per ricordare a tutti (proprio a tutti, quindia sia a Claretti che ad Agostinelli) di un bambino che è nato duemila anni fa e che è il figlio di Dio. E che ci ha lasciato un messaggio che oggi è interpretato dalla Chiesa e travisato dagli altri. Buon Natale ad Agostinelli e a Claretti.
Scritto da Don Roberto il 27/11/2009 alle 11:47
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