Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 30/11/2009 alle 07:48

Lo stato in cui si trova il pianeta è tale da rendere ormai indispensabile la realizzazione di politiche economiche rispettose dell’ambiente. Sebbene la scala dell’obiettivo sia evidentemente mondiale, le azioni non possono che essere rimesse all’iniziativa dei Governi nazionali regionali, comunali. In un sistema di mercato, l’abbandono dei combustibili fossili avviene se è garantita la convenienza economica degli investimenti in altre tecnologie. Ma anche altri aspetti sono rilevanti. Un elemento di grande importanza nella scelta della localizzazione degli impianti fotovoltaici, soprattutto nel nostro Paese, ricco di bellezze naturali ed artistiche attiene gli aspetti architettonici e paesaggistici. Le pensiline delle stazioni ferroviarie sono luoghi ideali, finora mai utilizzati, per installare pannelli fotovoltaici, sia dal punto di vista architettonico, sia da quello produttivo; si tratta di spazi relativamente limitati se presi singolarmente, ma molto estesi se considerati unitariamente; sono anche relativamente concentrati nelle principali stazioni ferroviarie e garantiscono impianti di una certa dimensione. Un progetto industriale equilibrato potrebbe prevedere la copertura delle pensiline, a partire dalle principali stazioni, ad esempio da quella di maggiori dimensioni (Roma Termini) per poi estendere progressivamente l’installazione alle altre stazioni, in primis al Sud. Se si coprisse la maggior parte delle pensiline ferroviarie italiane (circa 690 ettari); la capacità produttiva installata sarebbe superiore a 1.200 Mw/h ( la potenza di una centrale nucleare), funzionante a costo zero. Si tratta in definitiva di un investimento di lungo termine con degli indubbi vantaggi economici ed ambientali rispetto ad iniziative alternative; l’impegno finanziario sarebbe circa un decimo della costruzione di una centrale nucleare di potenza analoga senza i giganteschi problemi ecologici in fase di funzionamento e di smantellamento. Malgrado il relativamente limitato fabbisogno finanziario, l’orizzonte temporale è tipico degli investimenti pubblici. come il beneficio sulla bilancia dei pagamenti; il quinto anno la nuova occupazione toccherebbe le 1.500 unità.

 
Categoria: Economia
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