Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 19/12/2009 alle 07:32

L'Alta velocità accelera, ma anche i pendolari aumentano. Ogni 10 viaggiatori di Trenitalia, 5 sono del trasporto regionale, 2 della media-lunga percorrenza "lenta", 2 dell'Alta velocità e 1 degli intercity.  Il 13 dicembre 2009 è terminato il conto alla rovescia e si è completata la “rivoluzione” della mobilità italiana. Con l’attivazione delle nuove tratte veloci Bologna-Firenze e Milano-Novara entra a pieno regime la “metropolitana veloce d’Italia”. Con queste parole enfatiche le Ferrovie dello Stato sul loro sito annunciano il viaggio inaugurale dell’Alta Velocità Torino-Salerno ed un forte potenziamento dei treni veloci a partire dal prossimo orario ferroviario. Ma proprio nella stessa settimana Legambiente ha lanciato la sua campagna Pendolaria con cui ha monitorato lo stato dei “disservizi” e dei ritardi del trasporto regionale, coinvolgendo le numerose associazioni dei pendolari. Secondo Trenitalia in questi undici mesi del 2009 l’Alta Velocità  ha trasportato circa 11 milioni di passeggeri che significa circa 33.000 utenti al giorno. Un balzo significativo - non c’è che dire - di utenti veloci, per un servizio a prezzi di mercato e dalle percorrenze medie per viaggio assai elevate. Ma se confrontiamo questi numeri con i 2 milioni di pendolari che ogni giorno usano i treni regionali e metropolitani di Trenitalia (e che portano ogni anno ad un totale di 730 milioni di passeggeri/anno) appare chiara la sproporzione di mezzi, risorse ed anche strategie delle ferrovie italiane. Nel bilancio FS viene spiegato che il fattore di riempimento di ogni treno è del 51% per la media e lunga percorrenza (senza distinguere tra treni lenti e treni veloci) mentre quello del trasporto regionale è del 31% a causa del fatto che il treno pendolare arriva in città stracolmo ma torna indietro vuoto. Ogni 10 utenti di Trenitalia, 5 sono del trasporto regionale, 2 della media e lunga percorrenza lenta, 2 usano l’alta velocità ed 1 utilizza il trasporto intercity. Da numeri di questa portata ed anche dal loro valore in termini ambientali e sociali, sarebbe lecito aspettarsi una strategia efficace e convinta di rilancio di quantità e qualità del servizio regionale, nonché della sua integrazione con il treno veloce. Ma tutto questo non è tema di confronto qui in Lombardia e, se non miglioreranno i servizi urbani, metropolitani e regionali, la stessa Alta Velocità resterà un servizio inaccessibile e non avrà lo sviluppo che oggi FS si attende. Perché l’obiettivo del treno è fare concorrenza anche all’automobile e non solo al trasporto aereo come viene continuamente evocato dalla Freccia Rossa, dato che in Italia sono ormai - secondo l’ISTAT - 14 milioni i pendolari che ogni giorno si spostano per brevi distanze a stragrande maggioranza in automobile, congestionando, inquinando le aree urbane ed incrementando le emissioni di C02.

Categoria: Infrastrutture
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Ieri la tratta tra Vigevano e Milano funzionava, ma in tutta la settimana ci sono stati ritardi disastrosi, per non parlare dello stato dei treni. Purtroppo Trenitalia si sta occupando solo del mercato e il servizio ordinario, che è un diritto del cittadino, che paga le tasse, non funziona più.
Scritto da Tino Morelli, Vigevano il 19/12/2009 alle 07:59
Oggi anche Freccia Rossa è impazzita: ritardi di ore e blocco di tutti gli altri treni. Ma si può sapere perchè si deve pagare un prezzo pesante e continuo all'inefficienza anche quando l'aziendalizzazione ela privatizzazione venivano date come le soluzioni ai problemi dei servizi? E adesso occhio all'acqua!
Scritto da Daniele Cassanmagnago il 19/12/2009 alle 14:33
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