Il vero motivo di questa caccia all'uomo in Calabria sembra essere la mancanza di lavoro nella raccolta della frutta e verdura.. E allora cosa c'è di meglio che spingerli altrove con l'aiuto ipocrita dello stato che da una parte reprime e dall'altra chiude un occhio sul business ortofrutticolo gestito dalla malavita.. Che schifo, mi vergogno del mio Paese!
Scritto da curzio rosso il 9/1/2010 alle 12:17
Roberto Saviano, lo scrittore, dice che gli immigrati che non hanno niente da perdere, sono gli unici a combattere la mafia. Spero che non sia così, perchè allora saremmo alla disperazione. Certo che attribuire tutto alla tolleranza buonista come fa Maroni è da irresponsabile, come se lui non fosse il ministro di una Italia che non deve nascondere i problemi e nemmeno utilizzarli a fini elettorali
Scritto da Luciano Piccolo il 9/1/2010 alle 13:00
che tristezza, da bambino( nato li vicino) si pensava che nel giro di due/tre generazioni anche la Calabria avrebbe sconfitto la mafia, quelle generazioni sono passate.. ma nulla è mutato in quelle zone.. anzi è peggiorata la situazione, la rassegnazione è sovrana, lo stato sempre più assente, a comandare i soliti noti,gente di calabria quando alzeremo la testa per reagire?? gli immigrati stranieri non sono nemici, ma uguali ai nostri immigrati sparsi in tutto il mondo,ce ne siamo dimenticati ?
Scritto da franco zanellati il 9/1/2010 alle 13:08
Questa volta tanto di cappello alla posizione della CEI che ha stigmatizzato le condizioni inumane e di sfruttamento indegne di qualsiasi persona. Il Vangelo continua ad ispirare i giudizi anche in un mondo così difficile!
Scritto da Giustina Canziani il 9/1/2010 alle 17:37
@ Curzio rosso. Hai grandi ragioni, ma non vergognarti perchè, prima o dopo, la giustizia e l'umanesimo escono sempre vincenti. Soprattutto in questa epocale trasformazione della nostra società, del mondo stesso che è diventato villaggio globale, sconvolgendoci e coinvolgendoci. E' questione di tempo. In mezzo c'è tutta la buona volontà delle persone giuste ed oneste. E' progresso. Non utopia.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 9/1/2010 alle 18:20
Ma la protezione civile non avrebbe potuto ristrutturare e mettere in sicurezza gli edifici e le ex fabbriche dove si sono viste alla televisione le condizioni bestiali in cui vivevano gli immigrati? Come nei casi di mafia nessuno aveva visto niente?
Scritto da Alessio il 10/1/2010 alle 12:31
@ Alessio. Utopia. Il degrado materiale di luoghi dismessi e fatiscenti, occupati da esseri umani, è il degrado sociale, politico, morale di tutti noi che esprimiamo e declamiamo proclami. E' l'uomo che è sconfitto. Sia quello che è costretto a dover subire, sia quello che è in condizioni di poter fare e non fa. Questa è l'utopia. Non solo da noi ma dovunque c'è l'uomo che non vuol vedere nè sapere.
Scritto da Idealisti delusi e disillusi il 10/1/2010 alle 16:04
"Immagino che ci governa debba prima o poi fare il conto con la storia, è una guerra tra poveri che richiama alla mente "Cristo si è fermato ad Eboli" del Silone e altra letteratura del meridione."Immagino che ci governa debba prima o poi fare il conto con la storia, è una guerra tra poveri che richiama alla mente "Cristo si è fermato ad Eboli" del Silone e altra letteratura del meridione. Speriamo di uscire presto da questo periodo oscuro"
Scritto da Azione Anziani il 10/1/2010 alle 16:42
Ma solo in Italia possono avvenire certi avvenimenti sconvolgenti che vedono coinvolti tante persone? Quali cause determinano queste tristi vicende sociali? Perchè si arriva a tanto? La domanda è sempre una: negli altri Stati europei (Svizzera, Germania, Francia, Spagna...) e non, perchè questo non succede o non si arriva mai a tale degrado? Possibile che sempre in Italia si verifichino tali emergenze?
Scritto da Robeco sul Naviglio il 10/1/2010 alle 17:11
"Possiamo anche dire che abbiamo sbagliato, che i miei fratelli bianchi e neri hanno sbagliato; ma lo dobbiamo dire sempre, non solo quando qualcuno ci sfascia la macchina. Lo dobbiamo sostenere con forza anche quando altri fanno delle cose ancora più gravi, cose terribili. Dobbiamo avere il coraggio di gridare e denunziare" (Don Pino Varrà, parroco di Rosarno) /tratto da sito Internet/
Scritto da Contributo al tema del post il 12/1/2010 alle 13:05