Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/2/2010 alle 07:20

C’era una volta la raccolta punti delle merendine, quella del supermercato e quella della pompa di benzina. Poi nacque la raccolta punti con in palio un permesso di soggiorno “nuovo di zecca”. Un concorso a premi lanciato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, con la straordinaria collaborazione di Maurizio Sacconi che, per ironia della sorte, è titolare del dicastero del Welfare (traduzione letterale “benessere”): una carta di soggiorno a punti che permetterà agli immigrati di rimanere in Italia. Maroni ci tiene a far sapere che il nuovo concorso, tutto dedicato ai cittadini extracomunitari, è farina del suo sacco. Per vincere l’ambitissimo premio, Maroni fa sapere che tra gli obiettivi fondamentali c’è la conoscenza della lingua italiana, il lavoro e la casa. A questo punto molti ‘nativi’ del Bel Paese tirano un sospiro di sollievo per non essere stati coinvolti nel concorso a punti. Quanto a idioma italico, forse avremmo qualche cartuccia in più da spararci. Ma se fosse per ‘lavoro’ e ‘casa’, di questi tempi, tanti ‘italianissimi’ verrebbero sbattuti oltrefrontiera. La sfida per l’immigrato è 30 punti in due anni. Dopo questo tempo, lo Stato darà un altro anno di proroga al termine del quale se ancora non è stato raggiunto il punteggio minimo non verrà rilasciata la carta di soggiorno. E chissà quanti punti vale una bastonata presa a Rosarno! Dimenticavo: sempre a proposito di Maroni, nel pacchetto di accordi che il governo del nostro Paese ha stipulato con la Libia, è prevista la costruzione di un muro elettronico lungo i confini sahariani del Paese nordafricano. Munito di sofisticati sensori, il progetto è affidato a Selex sistemi integrati, azienda di Finmeccanica, controllata dal ministero dell’economia e costa 300 milioni di euro. Metà a carico dei contribuenti italiani e metà a carico di quelli europei. Se i Paesi poveri avessero installato per tempo un muro elettronico per impedire ai colonialisti e ai banditi dell'economia di mercato, agli agenti delle imprese europee e ai signori della guerra di entrare in Somalia, Eritrea, Etiopia, Sudan, Niger, Ruanda, Congo oggi i ricchi sarebbero loro.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Un muro elettronico tra il deserto e la speranza per impedire ai disperati di andare verso il mare? Costruito dagli Italiani brava gente? Siamo davvero finiti così in basso e così simili modernamente ai fili spinati dei lager per gli ebrei? Pensiamoci, gente, pensiamoci! e grazie per gli spunti di riflessione di queste note giornaliere
Scritto da Adrian Zanolla il 11/2/2010 alle 08:04
la libertà, il popolo della libertà, la casa della libertà, la libertà di essere mafiosi o rubare senza mai rispondere alla legge, padroni in casa nostra, ma padroni "de che". Totò in un celebre film diceva "ma mi facci il piacere mi facci. Un giorno, e speriamo al più presto, i permessi a punti per stare in italia o in lombardia bisognerà istituirli per questi campioni della "libertà". Robinnews
Scritto da robinews il 11/2/2010 alle 10:03
Perchè lingua,casa e lavoro?quando l'italiano medio pensa all'extracomunitario vede un disadattato che disoccupato occupa il suo tempo ad ubriacarsi,stuprare le donne italiane e rapinare villette.è facile identificare il male nascondendolo dietro dei presupposti come lingua,casa e lavoro.questi presupposti nascondono il pregiudizio che molti fingono di non possedere.il male esiste anche da noi,un esempio è Nocera Inferiore,la donna bruciata viva da due italiani per 500 euro....
Scritto da francesca il 11/2/2010 alle 11:01
Commenterò in più rate perché lo spazio concesso è risibile se si vuole argomentare. Il problema più serio è l'attuale disciplina per accedere alla cittadinanza . 10 anni di soggiorno con permesso regolare per diventare italiani sono troppi. A questi va aggiunto il sovrappiù di attesa, talora di anni, causato dalle inefficienze - credo volute, a mo' di ulteriori bastoni tra le ruote - delle questure e degli altri uffici interessati La cosa da fare è scendere da 10 a 7 subito e da 7 a 5 il 2015.
Scritto da Valerio Crugnola il 11/2/2010 alle 11:06
....è ovvio che la maggior parte degli italiani e degli stranieri in Italia sono brava gente.Altrimenti dovremmo davvero mettere dei muri,ma fuori dalla porta del nostro vialetto di casa.Il male non ha colore della pelle,lingua,religione,condizione e status sociale.I mostri sono pochi ma esistono in tutte le categorie.ma non bisogna dimenticare che tra i nostri muratori,panettieri,agricoltori,spazzini,pizzaioli,operai ci sono extracomunitari che oltre a contribuire per economia ci regalano ...
Scritto da francesca il 11/2/2010 alle 11:07
...diversi modelli di umanità allargando le nostre prospettive culturali.Punire tutti per i pochi che danneggiano i cittadini e lo stato italiano è un soppruso.Una persona senza lavoro e senza casa non necessariamente delinque.E' questione di coscienza ed educazione.Chi crede che chi non possiede casa e lavoro delinqua vuole solo sbarazzarsi di una questione scomoda per continuare a pensare che chi ha i soldi sia innocente come un bambino.La nostra coscienza risiede nel cuore o nel portafogli?
Scritto da francesca il 11/2/2010 alle 11:14
Il permesso a punti è potenzialmente un assurdità. Si sa che milioni di ispanici vivono negli Stati Uniti senza parlare l'inglese. Il problema serio è come certificare il lavoro. Si rischia di discriminare chi ha avuto un lavoro regolare da chi uno irregolare, e chi l'uno e l'altro o tempi di inoccupazione.Si tratta allora di usare i "punti" per accelerare la trasformazione del permesso di soggiorno in facilitazioni all'accesso alla cittadinanza. Tempi più ridotti favoriscono l'integrazione.
Scritto da valerio.crugnola il 11/2/2010 alle 11:16
Il possesso della lingua non può essere valutato come un proficiency: conta il capire e farsi capire. Più rilevante le conoscenze sulla società italiana: leggi fondamentali, storia recente, forma dello stato, sistema fiscale, diritti civili, condizone della donna... Tali saperi sono una condizione dell'integrazione, è giusto siano valutati. In conclusioni, non punti per il soggiorno ma bonus aggiuntivi per accelerare l'acquisto della cittadinanza. E strigliate al questurino che batte la fiacca!
Scritto da valerio.crugnola il 11/2/2010 alle 11:21
Una ironia e un sarcasmo di alta efficacia! Ci sono spunti per commentare all'infinito e che coinvolgerebbero tutti e tutto, socialmente, politicamente, antropologicamente... Idee irrealizzabili: con le figurine delle raccolte-punti noi siamo sempre rimasti bambini... poi, inevitabilmente, le raccolte punti venivano continuate dai fratellini più piccoli... che a loro volta, cresciutelli...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 11/2/2010 alle 11:31
@francesca. Un commento coi fiocchi! Dieci e lode! Gli steccati più nefasti e deleteri sono quelli invisibili che ognuno di noi ha nei confronti del prossimo, di chi ci è vicino e ci cammina a fianco, persino dello stesso fratello di sangue. E che poi ritrovi, inviperito contro tutti oppure cinico indifferente, chiuso nei propri orticelli di sicurezze sociali, bocca piena, pancia piena, fienili pieni... ; e da ragazzini il prete dell'oratorio ci insegnava altruismo, fraternità...
Scritto da Umanesimo cercasi il 11/2/2010 alle 11:45
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