Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/3/2010 alle 08:28

Sabato in piazza a Milano e a Roma si aveva netta l’impressione che la destra abbia davvero valicato ogni transenna, ogni limite. Il Governo è ai minimi storici del consenso: il 39% contro il 50% di dicembre, subito dopo l’attentato al premier. Ma c’è di più: un certo isolamento nell’opinione pubblica dopo le esibizioni muscolari di La Russa e dopo le stratosferiche balle sugli errori compiuti nella presentazione delle liste. Durissimo, al riguardo, il commento della Conferenza episcopale italiana, anche se, per diplomazia, in parte smentito. Secondo il Vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, presidente per gli affari giuridici della Cei, il decreto governativo è frutto di «un atteggiamento arrogante della maggioranza e crea un brutto precedente». Secondo Mogavero «le regole sono a garanzia e a tutela di tutti. A questo punto si legittima ogni intervento arbitrario con la motivazione che ragioni più o meno intrinseche o pertinenti mettono un gioco un valore, il valore della partecipazione oggi, e domani un altro valore». Io comincio a pensare che il vento stia cambiando e che il valore della democrazia e della partecipazione ritorni in campo: un grande paese come il nostro e una regione civile come la Lombardia non possono stare a lungo alla finestra e assistere al declino di doti civili conquistate con sacrificio, vissute con passione e oggi derubricate da una destra irresponsabile e impreparata a rispondere alla crisi.

Commenti dei lettori: 5 commenti -
C'è un'Italia che vuole risollevarsi. C'è in campo un progetto politico che ha questo obiettivo. C'è un volto come Vendola che l'incarna. Un amico che lavora a Colonia mi diceva che da quelle parti oramai i tetti sono cosparsi di impianti fotovoltaici, molti paesi e città producono più energia di quanto ne consumano, non sanno cosa sia un abuso edilizio. La Lega Nord risfodera il manifesto "Roma ladrona", dimentichi che a Roma governano loro, con condoni e abusi, in spregio alle regole. Pino
Scritto da Gianni Bologna il 15/3/2010 alle 11:08
Speriamo che l'aria nuova non sia soltanto quella primaverile che sta iniziando la nuova stagione! Eppure un martellante richiamo, continuo, duraturo, all'impegno ecologico deve diventare obbligo prioritario (assieme al diritto al lavoro) di qualsiasi soggetto politico. Sarà davvero primavera?
Scritto da Roscar il 15/3/2010 alle 11:46
Caro Roscar, credo che stia venendo proprio Primavera. Se ci capisco, è così. E i litigi a destra non vengono da questioni personali, ma dalla mancanza di un progetto per uscire dalla crisi. Le ricette della Lega non danno frutti e incattiviscono, quando c'è bisogno di solidarietà. Il blog di Mario mi ha aiutato a capire il cambio di vento.
Scritto da Adrian Zanolla il 15/3/2010 alle 11:55
anche io confermo che qualcosa sia in movimento, in questi giorni ho vissuto diverse esperienze in mezzo alla fente che hanno confermato questa impressione.Persino il leghista Bossi da credito al fatto che il governo e il pdl in particolare appaiono con il fiato corto. Tutto è possibile, bisogna con forza continuare nella campagna per SEL e dire che è la "sinistra che vince, unisce e governa" con Niki Vendola. In francia è già successo un qualcosa che potrà accadere in Italia. Al lavoro!!!
Scritto da robinews il 15/3/2010 alle 11:59
@Adrian Zanolla. Siamo con te, ovviamente. Ma quel detto... una rondine non fa primavera... Abbiamo sempre quel timore, spesso inespresso, che tutte le coalizioni nascono bene e poi, col tempo, si guastano... come le stagioni. Tuttavia è d'obbligo sperare. Sempre.
Scritto da Roscar il 15/3/2010 alle 12:30
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