Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 28/3/2010 alle 08:40

Votiamo, votiamo bene e votiamo tutti. Non è solo dovere civico. È esercizio di libertà. È cittadinanza piena e partecipazione. È dire che mi interessa la vita di tutti (compresa la mia) anche oltre lo zerbino della mia porta d’ingresso. Che non è indifferente per il territorio in cui abito che si scelga energia rinnovabile o nucleare. Che l’acqua sia pubblica o privata. Che i consiglieri regionali siano onesti o corrotti e che la politica sia incoraggiata da buone pratiche e spirito di servizio.. Ma votare, da solo non basta. Non una delega ma un mandato a termine da seguire e sostenere per collaborare e vigilare. Sulla coerenza e sul lavoro. Sulle scelte e le conseguenze. Un voto di primavera insomma. A proposito, riporto un discorso di Pericle agli ateniesi del 461 a. C. “Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. Ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero”.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Come i medici hanno il loro giuramento, quello di Ippocrate, il testo citato di Paride dovrebbe essere l'impegno, il giuramento, di chi abbraccia la vita politica. Questa, caro Mario, è la poesia. Poi, purtroppo, tutti noi possiamo ben constatare la prosa. Tuttavia, al di là di tutto, ottimo post, ottime riflessioni. Una buona domenica di primavera, a tutti, anche a te che , soprattutto oggi (e domani)!
Scritto da Rosella e Carlo il 28/3/2010 alle 09:55
Ma allora vorresti dire che Pericle già pensava ai governanti di oggi o che l'uso personale del potere è un vizio di sempre. In ogni caso gli Ateniesi combattevano la corruzione con la democrazia, cosa che dovremmo fare noi moderni, ammesso che siamo rimasti "politicamente" civili. Un augurio per oggi e domani!
Scritto da Guido Sansonetti il 28/3/2010 alle 11:19
@Guido Sansonetti. @Rosella e Carlo. Caro Mario, volete dire e ribadire tutti lo stesso concetto di onestà, morale ed intellettuale. Che si concretizza nel fare quotidiano. Vogliamo dirlo anche noi. E cercare di mettere in pratica.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 28/3/2010 alle 11:49
la storia si ripete... speriamo che si impari dalla storia per capire come e dove andare in futuro. Insieme!
Scritto da Eleonora da Castellanza il 28/3/2010 alle 12:36
Una pausa di riflessione per votare. E poter intervenire sui blog di chi si impegna a fare cose... e poter dire, proporre, criticare, sostenere, invitare, approvare... La partecipazione e il sostegno della gente sono fondamentali per contribuire a cambiare le cose, in meglio! Purchè si vinca il disimpegno, il menefreghismo, l'apatia. Oggi è appunto un'ottima occasione di riservare una pausa anche per questo. Riempiamo il blog di commenti!
Scritto da Roscar il 28/3/2010 alle 14:54
Dopo la morte di Pericle e la crisi che ad essa seguì, “il movimento antidemocratico si sviluppò rapidamente quanto più grave diventava la situazione militare. Esso era stato del resto preparato nel campo del pensiero dalla sofistica, che aveva sottoposto a severe critiche la democrazia, e da Socrate, il quale aveva invocato un governo di uomini competenti, non di funzionarii estratti a sorte: tanto che al tempo di Tucidide uomini colti giudicavano la democrazia come una pazzia” . Augusto
Scritto da Augusto Pirola il 28/3/2010 alle 20:43
Nel "Gorgia" Platone immagina un medico portato in giudizio da un pasticcere davanti a una giuria di bambini. Il medico, che ha inibito i dolci per difendere la salute dei bambini, finisce condannato. Platone voleva dimostrare che la democrazia si corrompe se i cittadini non sono coscienti di quale sia il vero bene, fino a preferire il pasticcere al medico. Il male della democrazia sembra consistere nell'alleanza tra cattivi governanti e il particolarismo di molti cittadini...
Scritto da Valerio Crugnola il 28/3/2010 alle 23:23
Ottimi commenti, ottimi spunti di riflessione che arricchiscono intellettualmente. Il riferimento alla sapienza degli antichi è l'attualità di sempre, oggi in particolare, protagomista l'essere umano.
Scritto da Robecco sul Naviglio il 29/3/2010 alle 07:04
Le astensioni impressionanti fanno pensare che il modo di governare l'Italia e le regioni italiane non corrisponde più alla delega degli elettori: troppo distacco e vera questione morale. Speriamo che chi invece è andato a votare abbia mandato un segnale di ravvedimento.
Scritto da Ludovica il 29/3/2010 alle 08:21
@Ludovica. Sottoscriviamo in pieno il tuo commento. L'astesionismo dilagante ed impressionante, ora, e poi le schede bianche e le schede nulle: è mai possibile che gli eletti, di qualsiasi parte e colore, non si pongano come prioritaria questa autentica emergenza di disaffezione popolare? A che serve ai vincitori ineggiare alla vittoria se a perdere è, in sostanza, l'interesse della gente? I partiti devono chiedersi i motivi di una autentica sconfitta di tutti.
Scritto da Rosella e Carlo 2 il 29/3/2010 alle 10:32
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