Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 1/6/2010 alle 11:30

 

Oggi un blog “leggero”, impertinente, ma…sorprendente, che assembla notizie da una prestigiosa rivista di antropologia. Ogni giorno finisce in discarica l'equivalente di quasi 270.000 alberi. Secondo il Worldwatch Institute, circa il 10 per cento di questi scarichi sono dovuti alla carta igienica. Il risultato è che le foreste del pianeta, tanto nell'emisfero settentrionale che in quello meridionale, sono sotto attacco incrociato da parte di imprese che si contendono il legno, allo scopo di soddisfare una inesauribile domanda di morbida carta igienica. "Nel corso dei secoli gli esseri umani hanno impiegato diversi metodi di igiene personale - spiega Noelle Robbins, antropologa - foglie, stracci, alghe, paglia, erba, neve, sabbia, pannocchie, gusci di noce di cocco, giornali e pagine di cataloghi. I più ricchi hanno goduto di mezzi più lussuosi: i pizzi del re di Francia, la canapa delle classi superiori, l'acqua di rose o la lana nella Roma antica. Ma oggi il metodo sempre più diffuso nel mondo è l'uso della carta igienica. Non c'è praticamente alcuna parte del pianeta in cui la carta igienica non sia utilizzata, almeno occasionalmente". Molti fattori stanno spingendo a una crescita dell'utilizzo di carta igienica: la crescita demografica, l'adozione di stili di vita occidentali, la crescita del turismo e il miglioramento igienico-sanitario in diversi paesi in via di sviluppo. Così, nonostante la recessione economica, il consumo mondiale di carta non è destinato a declinare. Secondo l'agenzia di analisi di marketing RISI, nel 2005 il consumo pro-capite di carta igienica è stato di 3,8 kg. Mentre nel Nord America il consumo pro-capite è stato di oltre 23 chili, in Africa non supera i 4 etti, anche se la crescita dei consumi potrebbe colmare il divario. E' esemplare il caso della Cina, dove tra il 1990 e il 2003, il consumo di carta igienica è cresciuto del'11 per cento. Come trovare tutto il legno per soddisfare le industrie? La Cina, in parte in uno sforzo per promuovere le sue credenziali verdi e in parte in risposta alla crescente domanda di prodotti di carta con i corrispondenti requisiti di materie prime, ha avviato un vasto progetto di rimboschimento. Nel 1978, la Cina ha lanciato l'iniziativa Grande Muraglia Verde: 42 per cento del territorio cinese coperto di alberi entro il 2050. Ma c'è un problema: questi alberi richiederanno molta acqua in un paese dove questo è ormai un bene scarso. Anche se la copertura arborea è aumentata dal 12 per cento al 18 per cento della superficie della Cina, molti alberi sono piantati in aree semi-desertiche e svuotano la falda acquifera, soprattutto quando si tratta di specie da piantagione a rapida crescita. A proposito di carta, in un decennio gli abitanti degli Stati Uniti hanno gettato quattro milioni e mezzo di tonnellate di carta da ufficio e circa 10 milioni di tonnellate di carta di giornale ... quasi tutta questa carta potrebbe essere “riciclata": una tonnellata di carta riciclata consente di risparmiare oltre una tonnellata e mezza di legname (1.682 chili) e 90.849 litri d'acqua; usa il  64 per cento in meno di energia e il 50 per cento di meno acqua, genera il 74 per cento in meno di inquinamento atmosferico, salva 17 alberi, e crea cinque volte più posti di lavoro, rispetto a una tonnellata di carta di prodotta con cellulosa vergine. Insomma, avrebbe senso usare carta riciclata per produrre carta igienica, l'unico prodotto cartaceo che non può essere riciclato dopo l'uso. Ma il mercato promuove solo carta bianca…

 

 

Commenti dei lettori: 8 commenti -
Blog leggero, impertinente o sorprendente fin che vuoi, caro Mario, ma di estrema efficacia ed immenso interesse! Assolutamente favoloso. Non è certo un'iperbole. Da incorniciare in un quadretto e - permettici l'ardire che non vuol essere affatto irriguardoso e riduttivo, dato il tema - da lasciare a portata di ... carta igienica, da poter leggere cioè durante le "sedute" naturali quotidiane di miliardi di persone nel mondo... :-))
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 1/6/2010 alle 12:18
Più di una persona ci suggerisce di riferire che è in assoluto uno dei post più interessanti. Aggiungendo che il problema riguarda questa volta davvero tutti, nel senso bi-tripartisan, e/o astensionisti, sul piano politico e nessuno escluso su quello pratico! E rimane il messaggio: "castigat ridendo mores!".
Scritto da Amidi da Robecco sul Naviglio il 1/6/2010 alle 12:23
Ottimo il titolo, ottimo il testo, ottima la fotografia.
Scritto da Rosella e Carlo il 1/6/2010 alle 12:25
Eppur è un post di estremo interesse, ci dice un amico sociologo, che l'ha attentamente letto e riletto. Spiace dover osservare il silenzio pressochè generale, egli commenta, a parte i soliti "aficionados", nelle risposte, commenti, considerazioni, riflessioni che devono invece coinvolgere la sensibilità di tanti altri. E, conclude, se tanto mi dà tanto... Che sia davvero così? Noi speriamo di no!
Scritto da Amici di Robecco sul Naviglio (2) il 2/6/2010 alle 14:38
concordo con Mario: tonnellate di folle spreco con la carta,in nome di una malintesa comodità,si fabbricano assurdi oggetti usa&getta propagandati come igienici,confondendo ad arte pulizia con nuovo:tovaglioli,fazzolettini,piatti,ecc oggetti ritenuti comodi perchè non richiedono lavaggi.Occorre tornare all'utilizzo di materiali appropriati,compreso il normale sapone invece dei fazzolettini puliscimani.Così i posteri erediteranno foreste e stoviglie e non discariche di rifiuti.
Scritto da anteo il 3/6/2010 alle 12:46
Informatevi e non seguite il primo quadrupede che raglia. Io vi dico che al mondo non viene tagliato un albero, dico un solo albero, per fabbricare la carta. Gli alberi vengono coltivati e tagliati per produrre assi, travi e strutture in legno, tutto lo scarto e i rami non utilizzabili, diventano carta e truciolare. Non facciamo la solita demagogia verdognolrossa. Quando andate in montagna ed ammirate le belle travi del soffitto a vista della baita dove state mollemente cenando, pensate, pensate
Scritto da Pilgrim il 3/6/2010 alle 16:22
Interessante la balla di tal pilgrim: così, non ci sarebbe taglio di alberi per produrre carta, ma solo scarti inutilizzabili...Mi spieghi allora perchè i cinesi stanno riforestando proprio per ribattere alla critica per la quantità di alberi abbattuti per le loro cartiere (v. dati dell'ultimo rapporto FAO) e perchè la nostra industria cartaria in crisi denuncia i costi di importazione di legname - non scarti - dall'Asia e dal Nord America. E poi perchè liquidare ogni spunto di riflessione con le etichette "verdognolo rossastro" ?
Scritto da Adrian Zanolla il 3/6/2010 alle 17:12
Le balle sono tante milioni di milioni, pero' un mio caro amico è direttore di una nota cartiera italiana, e quindi invece dei proclami e dispacci, riporto una sana verità da chi non ha nessun interesse a spararla grossa. Dei cinesi non saprei pero' basta guardarsi in giro e vedere quanto legname abbiamo nelle case, nelle costruzioni, nei sottotetti ecc.ecc. il legname è prezioso per queste attività, non per la carta. In ogni caso in Italia ed Europa il legname è proveniente da coltivazioni.
Scritto da Pilgrim il 3/6/2010 alle 17:25
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