Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 10/6/2010 alle 08:00

            Lo stabilimento chimico dell'Ucil - Union Carbide India  Ltd - a Bhopal rilasciò, nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, 40 tonnellate di gas tossici, soprattutto isocianato di metile. Nei primi giorni morirono 6.000 persone. Molti ebbero gravi conseguenze, persero la vista, si ammalarono di cancro, di malattie respiratorie e neurologiche. Le conseguenze colpirono i figli delle madri incinte e i figli dei figli. Dopo un quarto di secolo, ieri, la prima sentenza di un tribunale indiano. Sette amministratori dell'Ucil di allora, tutti indiani, sono stati condannati a soli due anni di carcere e al pagamento di 100.000 rupie, duemila euro o poco più. Il disastro di Bhopal era previsto, era evitabile. Qualche mese prima, il 21 giugno 1984, la direzione aziendale aveva interrotto il raffreddamento dell'impianto che produceva il gas velenoso, che poi serviva da base per qualche concime. Il risparmio ottenuto era di ben 39 dollari al giorno. Ho avuto l’avventura di visitare personalmente il sito di Bhopal e un mio video si può vedere su You Tube, facendo clic sull'indirizzo qui riportato

      (http://www.youtube.com/watch?v=L5elPobrVZE).  

      Storie di ieri, storie indiane, storie del quarto mondo, delle colonie, del capitalismo. Oggi l'attualità parla di Bp, un'altra multinazionale e della sua macchia nera nel Golfo del Messico. Qui, nel mondo dei ricchi, il 20 aprile di quest'anno, la perdita di petrolio è cominciata perché la piattaforma galleggiante presa in affitto costava mezzo milione di dollari al giorno e non si poteva aspettare un altro giorno, il tempo necessario per le misure di sicurezza, già minori di quelle obbligatorie in altri mari, sempre per la fretta di guadagno e la smania di sfuggire ai controlli pubblici. I morti nell'incendio sono stati undici, non undicimila, ma il principio del profitto e del disprezzo per le vite degli altri è uguale. Bhopal non ha insegnato niente.

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 3 commenti -
Bellissimo e commovente il video. Bisognerebbe farlo girare per capire come la modernità taccia sulle tragedie che non ricevono mai giustizia. Anche per il Golfo del Messico pagheranno i più deboli e alla fine non saranno risarciti del danno subito
Scritto da Adrian zanolla il 10/6/2010 alle 09:06
Il commento di Adrian Zanolla è anche il nostro.
Scritto da Gli amici da Robecco sul Naviglio il 10/6/2010 alle 13:40
Post come questi dovrebbero diventare la prima pagina quotidiana di ogni blog, come una presenza assidua e continua della coscienza (o meglio, della non coscienza) di ciasuno di noi.
Scritto da Rosella e Carlo il 10/6/2010 alle 15:53
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