Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/6/2010 alle 12:15

 

Il Governo non reggerebbe un minuto senza la Lega. La legge bavaglio passa con la fiducia, ci toglie una libertà fondamentale, ci fa vergognare di fronte al mondo civile che ricorda Mussolini, ma gli interessi del Cavaliere vanno evidentemente a braccetto con quelli di Bossi, che nella crisi più difficile per milioni di italiani non muove un dito per lo schifo di un Parlamento sequetrato dagli interessi di un ricchissimo sultano. La Lega, forte anche del recente risultato elettorale regionale, sta forzando la mano al PDL e pretende l’avvio del federalismo fiscale come condizione per tenere in piedi la baracca. Il cosiddetto federalismo demaniale è stato il primo passaggio in questa direzione. Più esattamente si tratta del passaggio di beni che oggi sono dello Stato a Comuni, Province, Aree metropolitane e Regioni.

Il Ministro Tremonti che rilascia dichiarazioni sussiegose sul bisogno di controllare il debito pubblico non sembra altrettanto preoccupato che beni dello Stato per alcuni miliardi di euro vengano sottratti al patrimonio che sta a garanzia del debito pubblico italiano. Cosa sostituirà le garanzie attuali costituite da questi beni, vista la diminuzione del patrimonio dello Stato che deriverà da questa operazione ? Non si sa.

In cambio dei minori trasferimenti dovuti alla Finanziaria gli Enti, che vorranno il trasferimento della parte del patrimonio dello Stato loro assegnabile sulla base del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, saranno spinti alla massima valorizzazione dei beni. In altre parole, dovranno ricavarne risorse. Prendiamo il caso di fiumi, laghi, arenili. Gli Enti che li hanno avuti in dotazione, in cambio di minori trasferimenti, cercheranno di ricavarne il massimo introito possibile, ma questi non sono beni che possono essere usati con questa logica. Perché mai una bellissima spiaggia calabrese o la dolce riva del lago di Varese dovrebbero essere gestite in una logica tutta economica, magari  di vendita e privatizzazione e ristretta al territorio che li contiene ? La Lega, disposta a trangugiare tutto nell’obbiettivo del federalismo compresi gli scandali che coinvolgono il Governo, sta portando il nostro paese verso la manomissione dei diritti di tutti i cittadini italiani. E’ anche una privatizzazione mascherata e in questo senso il referendum per mantenere l’acqua come bene pubblico ha un valore emblematico perché può essere un modo per cercare di fermare questa preoccupante deriva.

 

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Il federalismo sarebbe la panacea di tutti i mali di cui è afflitta l'Itala. Io non ci credo e penso invece che sia la vittoria dei forti sui deboli, non solo a livello territoriale Nord contro Sud. Infatti lei spiega bene come i privati hanno continuamente la loro borsa che si riempie, mentre quella del popolo dei poveracci, che beve tutto, si svuota. formigoni e Bossi insegnano per la Lombardia
Scritto da Alessandro il 11/6/2010 alle 14:05
Mi sembra che la Lega mostri la corda: dalle sue politiche non c'è vantaggio per la gente comune, ma tutto ritorna alla casta a cui ormai pensa anche Bossi. Infatti, non solo Berlusconi sta creando patrimoni per i suoi figli, ma anche Bossi passa la mano al figlio consigliere in Lombardia...
Scritto da Uno stupido che non crede più alle favole il 11/6/2010 alle 14:10
probabilmente dovremo rassegnarci a questo tipo di federalismo in salsa B&B (Bossi-Berlusconi). A questa deriva non è mancato anche quel contributo suicida di chi nel centro sinistra ha favorito questo disegno (Marantelli e Marantelliani vari). Ebbene che lo facciano pure, cosi tutti potranno toccare con mano il disastro che porterà. Come con il fascismo dove quasi tutti inneggiavano plaudenti alla entrata in guerra e dopo il disastro tutti a dire che era appunto un disastro annunciato. Auguri!
Scritto da robinews il 11/6/2010 alle 14:59
Da anni le acque superficiali sono demandate a regioni e comuni. I comuni sono obbligati a far pagare ai cittadini ed aziende (legge regionale) dei canoni su occupazioni o scarichi in rogge e vallette. Quindi succede così: lo Stato non gestisce più dei beni e, in teoria, risparmia (ma le tasse non scendono). I comuni e gli enti territoriali hanno l'obbligo di applicare nuovi prelievi. I Sindaci fanno la figura delle sanguisughe, lo Stato centrale prende gli applausi. Proprio un bel federalismo.
Scritto da FrancescoG. il 12/6/2010 alle 13:18
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