Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 28/6/2010 alle 11:14

Una importante novità si è manifestata in alcune piazze d’Italia nello scorso weekend, a partire da Roma e da Milano. Si tratta dell’avvio della raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare contro il nucleare e a sostegno delle energie rinnovabili. Promossa dal comitato nazionale “No al nucleare, Si alle rinnovabili”, questa proposta si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi delle scelte energetiche, prima che sugli Italiani si abbatta lo stupidario dell’informazione confindustrial-berlusconiana  a sostegno dell’atomo. C'è, sui problemi energetici, un gran bisogno di scelte innovative e radicali. Le sollecitano le tragiche conseguenze dei cambiamenti climatici, la scarsità di risorse fossili non rinnovabili, i danni ambientali nel Golfo del Messico come gli sconvolgimenti provocati dalle grandi dighe. Ma non sembrano questi i problemi che i cosiddetti “potenti della terra”, hanno discusso al G20. Evidentemente, serve una forte mobilitazione sociale per scuotere l’imprevidenza e la vista corta dei leader mondiali. La proposta di legge si propone in primo luogo la promozione di un diffuso progetto d’efficienza e usi razionali dell’energia. In secondo luogo, una forte diffusione delle fonti rinnovabili, incentivate dal governo, decise territorialmente e sostenute da politiche industriali e occupazionali adeguate. Punto cruciale di questa svolta è l’opposizione al ritorno al nucleare che per questo governo, per la cultura di cui si alimenta, per la comunicazione con cui si relazione ai “sentimenti del popolo”, rimane un tassello strategico, che solo una forte mobilitazione come quella innescata dalla raccolta di firme  può togliere di mezzo. A giorni saranno diffusi i moduli per la raccolta di firme in tutta la regione: da questo blog verranno le notizie aggiornate per un successo che, come nel caso dell’acqua, metta in campo le risorse della democrazia contro quelle degli affari.

Commenti dei lettori: 2 commenti -
firmiamo il referendum dell'IdV o la raccolta firme del comitato o tutte due? L'impressione è che tutti vogliano mettersi alla testa della battaglia, poi in realta quando solo segnali a VN che una trasmissione TV nazionale tratta il problema decommissiong a ispra la notizia viene censurata. Raccogliamo firme o cominciamo a fare controinformazione?
Scritto da un isprese il 28/6/2010 alle 11:47
@un isprese. Io firmerei tutti e due, ma sono d'accordo che la cosa più importante è fare controinformazione. Mi sembra che il blog di Mario Agostinelli stia provando a bucare la melassa dei media rispetto all'energia e all'ambiente
Scritto da Adrian Zanolla il 28/6/2010 alle 15:30
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