Silvio Berlusconi, cacciando Gianfranco Fini e i finiani dal PDL, ha, di fatto, perso la maggioranza politica in Parlamento e sta visibilmente perdendo consensi nel Paese: non è mai stato tanto debole come oggi. La sua forza eversiva, incoraggiata dal patto di ferro con Umberto Bossi e la Lega Nord, non è comunque da sottovalutare e occorre vigilare perché il clima democratico si mantenga saldamente, reagendo all’intimazione fatta trapelare da alcuni giornali di rinunciare alle manifestazioni di piazza colorate e pacifiche come è stata quella di ieri a Roma. Per far implodere le contraddizioni in cui si dibatte il tentativo berlusconiano di un “regime leggero” che si sostituisce alle libertà costituzionali è necessario che la società civile non si rinchiuda in casa e in modo meditato ed efficace si affermi come protagonista consapevole e non come massa strumentalizzabile. Il “popolo viola” ha assunto come parola d’ordine la realizzazione della Costituzione, adattando i suoi valori e l’identità sociale che essa delinea alla concretezza della sfida presente. Mi sembra uno sforzo da appoggiare e da tradurre in programma politico per una coalizione ampia e unita, consapevole della straordinarietà della fase attuale. Ho letto in TV i cartelli portati da ragazze e ragazzi allegrissimi e visibilmente estranei a qualsiasi violenza. Mi permetto di trarne tre spunti:
- la restituzione al popolo del diritto di voto sottratto dal "porcellum";
- il varo di una normativa antitrust che impedisca ogni monopolio televisivo (e risolva ogni conflitto di interessi);
- l’opposizione a controriforme giudiziarie per garantire impunità ad personam e ostacolare l'attività della magistratura contro mafiosi e criminali.
Un buon viatico per prendere in considerazione il voto che si prospetta inesorabilmente a media scadenza senza giochi elettorali truccati in partenza ed in condizioni di minima decenza democratica.
salve, sono un giovane di 28 anni di besozzo e anche io ieri ho manifestato ma non a Roma. è stato molto bello vedere altri giovani come me stufi di questa situazione. davvero non ne possiamo più. e senza fare violenza vogliamo che le cose in politica cambino. grazie per i suoi spunti e forse sarebbe il caso di inviarli via mail a chi ci governa, che si renda finalmente conto che "ha rotto"!
Scritto da Edo il 3/10/2010 alle 12:07