Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 24/10/2010 alle 03:00

Le notizie da Terzigno sono sempre più drammatiche e la stampa le colloca a cavallo tra gli episodi di cronaca e quelli di ordine pubblico. La polizia reprime con inaudita durezza e il Governo pensa esclusivamente agli effetti politici negativi sul proprio operato. Pochi riflettono sulla “normalità” delle ragioni da cui è partita la protesta e sull’incapacità del sistema in cui viviamo di dare risposte all’amore delle popolazioni per la loro terra.  accaduto in Valsusa, a Sansano, a Vicenza, ma ogni volte sembra che l’unica soluzione sia reprimere e poi dimenticare.

Una discarica in un parco nazionale è una bestemmia. È come sfregiare una tela d’autore. E quando si parla di natura (incontaminata!!!) direi che – come ho letto in una nota dei Comboniani -  l’autore è di sicuro prestigio. Ci sarebbero mille altre considerazione sulla salvaguardia della salute della gente, sui ritardi degli amministratori per una gestione ecocompatibile della raccolta dei rifiuti, sulle vanterie effimere di chi aveva risolto il problema dei rifiuti di Napoli e provincia in maniera teatrale già due anni fa, di irrisione continua a coloro che in quel territorio da molti e molti anni proponevano una raccolta differenziata che sarebbe stata la vera soluzione di quella che è divenuta “emergenza”... Ma aver scelto un parco nazionale come cornice di una discarica di rifiuti mi sembra francamente degno di una vignetta satirica.

All’estero ci invidiano paesaggi e storia. Oggi semplicemente copriamo di monnezza il nostro straordinario patrimonio, gettando  nella discarica l’intelligenza politica di amministrare con saggezza il bello e il buono. Gli abitanti dei paesi del parco dovrebbero essere additati non come turbatori della nostra tranquillità, come protagonisti vituperati delle immagini trasmesse dalle televisioni, ma come strenui difensori della salute, della bellezza e dell’amore per la propria terra. E le istituzioni dovrebbero essere in grado di cogliere questo momento per trasformarlo in un tempo di educazione civica e ambientale. Ma tutto questo è annegato nella cronaca degli scontri, nella categoria dell’ordine pubblico da ristabilire e nell’episodio di inutile resistenza da dimenticare e da cancellare con il risarcimento di qualche milione di euro agli abitanti esasperati. Una lezione già da ora per chi rifiuterà una centrale nucleare vicino a casa…

  

Commenti dei lettori: 4 commenti -
mi piace la frase finale: una lezione per chi rifiuterà la centrale nucleare sotto casa. Come succede spesso pensiamo che quel che succede fuori dalle nostre finestre sia Saturno... ancora non abbiamo capito che è sempre e solo la solita stessa barca per tutti.
Scritto da Vanda Volpato il 23/10/2010 alle 10:47
saro' ingenuo ma in realta continuo a non capire perchè la raccolta differenziata a napoli non riesce a decollare mentre ad es salerno differenzia piu di varese,a napoli c'è la mafia e a salerno no?
Scritto da mottaangelo il 23/10/2010 alle 12:11
Come sempre si continua a scarticare le responsabilità tra istituzioni e parti politiche. che storicamente vi siano responsabilità da suddividere equamente è indubbio. che vi siano responsabilità quasi certamente decisive della camorra è altrettanto vero. nelle ultime ore si arriva addirittura a dire che gli anarchici insurrezionalisti stanno dietro alle proteste di Terzigno. Tutte balle, il popolo ha ragione punto è basta. Sono daccordo con le tue denuncie. Via dal parco la discarica.
Scritto da robinews il 23/10/2010 alle 14:47
Mario, verissimo quello che dici, amministratori incapaci e mafia, aggiungerei comunque che il senso civico del cittadino medio del nostro meridione NON brilla per contrasto a chi da secoli gli impone questo modo di vivere, e concluderei con.... ogni popolo ha i governanti che si merita( e sceglie).
Scritto da franco zanellati il 23/10/2010 alle 17:52
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