Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 1/11/2010 alle 08:25

Oggi vorrei segnalare i comportamenti sempre più preoccupanti del ministro Maroni, un varesino a cui la stampa locale non muove critica alcuna e che gode, dalle nostre parti, di una straordinaria benevolenza. Il suo silenzio sulle mitragliate dei libici ai nostri pescherecci, scusate con la giustificazione di averli scambiati per barconi di immigrati; il vergognoso sequestro di profughi  nello stadio di Catania precluso alla stampa; l’allarmismo sulla grande manifestazione della FIOM, gli avvertimenti  rivolti alle annunciate manifestazioni dei ricercatori e degli universitari, fanno di lui l’esponente del governo oggi più decisamente incline alla repressione e più pericolosamente dedito alla limitazione delle libertà. Maroni sta forse costruendo un clima di intimidazione, in perfetto stile cossighiano?. La mia preoccupazione  non è senza basi: vorrei ricordare che Francesco Cossiga già in passato, il 24 ottobre 2008, diede dei consigli a Roberto Maroni su come gestire delle manifestazioni di protesta. Riporto l’intervista di Repubblica all’ex presidente:

 

“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero Ministro dell’interno.

D – Ossia?

R – In primo luogo, lasciar perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…

D – Gli universitari, invece?

R – Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.

D – Nel senso che…

R – Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano”.

 

Naturalmente non è detto che chi dà cattivi consigli trovi ascolto. Ma vedere che Maroni con la stessa aria grave con cui annuncia i meritevoli  successi contro le mafie demonizza le manifestazioni democratiche di dissenso e assicura che in questura a Milano per il caso Ruby era tutto regolare, fa pensar  immediatamente al suo anziano predecessore al Ministero dell'interno.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 2 commenti -
"meritevoli successi contro le mafie"? Che meriti ha il ministro? Quali sono le sue competenze? Non tocca a magistratura e polizie? A me risulta che le poche cose di sua competenza (per esempio sciogliere il consiglio comunale di Fondi o dotare le forze di polizia di risorse adeguate) Maroni non le ha fatte. Viceversa non mi risulta si sia opposto alla legge sulle intercettazioni. Si può tranquillamente concludere che i successi contro le mafie sono state conseguite NONOSTANTE il ministro Maroni
Scritto da domingo il 1/11/2010 alle 13:47
Maroni si merita sicuramente una gran bella mozione di sfiducia in parlamento altro che elogi per la sua presunta lotta alla mafia. La criminalità la cambattono le forze dell'ordine e i tanto criminalizzati magistrati. Per tutte ricordo che basterebbe il fatto che ha destituito in poche ore in campania uno dei migliori sindaci d'italia in un comune dove era stato risolto alla radice il mproblema dei rifiuti. A Fondi invece, comune mafioso niente per anni e anni.
Scritto da robinews il 1/11/2010 alle 16:08
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