Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 28/11/2010 alle 08:36

La  Commissione Europea non ha concesso la terza deroga ai comuni italiani dove l’acqua potabile contiene concentrazioni di arsenico di molto superiori al limite di legge (10 microgrammi per litro). Con il solito pasticcio “all’italiana”, le deroghe dovevano servire ad affrontare e risolvere definitivamente il problema, peraltro noto, della concentrazione di alcuni inquinanti presenti nelle acque distribuite in alcuni Regioni e invece sono diventate l’ennesimo escamotage per non intervenire. Per fortuna ci ha pensato l’Europa a fermare il perpetrarsi di una pratica dannosa per la salute pubblica. Ora i Comuni  che avevano chiesto la deroga devono informare la popolazione e mettere a norma gli acquedotti.

“Per rientrare nei limiti – ha dichiarato Ciafani  di Legambiente – è sufficiente procedere ad interventi praticabili in pochi mesi, come è già avvenuto in diverse parti d’Italia. Infatti, nel 2003 le richieste di deroga erano state avanzate da 13 Regioni su 10 parametri mentre nel febbraio 2010 la richiesta di rinnovo inviata dall’Italia ha riguardato solo 6 Regioni (Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria) per tre parametri (arsenico, boro, fluoro)". Legambiente ricorda che i comuni che hanno ottenuto la deroga dovranno mettersi in regola entro i prossimi mesi e in particolare nelle 10 aree in cui è stata rinnovata sono previsti interventi per oltre 175 milioni di euro. Per la Lombardia i comuni interessati sono 6 per una popolazione di 11400 abitanti, nessuno in provincia di Varese. Teniamoci buona la nostra acqua, minacciata dalla privatizzazione e continuamente da processi industriali incontrollati e da discariche illegali, come avevamo già denunciato su questo blog per il bacino della Bevera dove era stato scaricato amianto accanto alle sorgenti che alimentano la città di Varese. E di cui non si è sentito più parlare… Davvero non si scaricano più veleni e quali bonifiche sono in corso?

Commenti dei lettori: 2 commenti -
i problemi sono tanti ed è difficile affrontarli tutti nel blog ,confesso pero' che mi aspettavo da te un commento sul tema RI lanciato da saviano,dello smaltimento dei rifiuti tossici visto da ex segretario regionale della cgil Mi spiego,se sono i processi industriali a provocare situazioni tipo quelle oggi descritte,dove era il sindacato?dove i lavoratori? denunciamo, sempre dopo,situazioni che noi contribuiamo a creare.In sintesi,o ad es, quanto pesa l'ass ambiente e lavoro nella cgil?
Scritto da angelomotta il 28/11/2010 alle 10:27
@angelomotta. E' vero: la questione dei rifiuti partiti dalla Lombardia posta da Saviano chiama in causa senz'altro le imprese lombarde, ma anche la mancanza di controllo delle organizzazioni sindacali e delle RSU nei luoghi di produzione. E' un appunto reale, che merita più che una riflessione.
Scritto da Mario Agostinelli il 28/11/2010 alle 23:36
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