Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 6/12/2010 alle 19:40

A Cancun, evento oscurato dalla stampa nazionale, ma rilevantissimo sul piano mondiale, in una affollata conferenza stampa è stata presentata la denuncia di ecologisti noti in tutto il pianeta contro la British Petroleum per violazione dei Diritti della Natura. In Ecuador la nuova Costituzione attribuisce diritti inviolabili non solo alla persona ma anche alla natura, la madre Terra. Così, davanti al Tribuale Costituzionale ecuadoriano, è stata depositata un'inedita denuncia da testimonial d’eccezione: la scienziata indiana Vandana Shiva, il premio nobel alternativo nigeriano Nnimmo Bassey, la leader indigena Blanca Chancoso. Una corposa denuncia in difesa del mare come parte integrale della natura che la Carta ecuadoriana riconosce come soggetto di diritto a partire dal 2008. Alla BP, responsabile del disastro provocato lo scorso 20 aprile, non si chiede una somma di denaro, ma che lasci sottoterra senza estrarla una quantità equivalente del petrolio versato nel golfo del Messico e che interrompa lo sfruttamento petrolifero in acque profonde.

Intellettuali e attivisti di continenti diversi si sono trovati uniti da una comune domanda di giustizia e da un’imperativo etico: denunciare un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento insostenibile delle risorse del pianeta e riaffermare la connessione e la complementarietà tra umani e natura. Così, mentre a Cancun nel COP 16 i privati e le grandi multinazionali continuano ad anteporre i loro interessi economici al benessere ed al futuro stesso dell’umanità, la proposta che viene lanciata da Quito è invece quella di riconoscere i diritti della natura e quest’ultima come soggetto di diritto. Solo così si potrà affrontare la crisi ecologica e risolverla positivamente per tutti. Terra nullius è il concetto giuridico che ha garantito la possibilità di inquinare impunemente i mari, rifiutando per troppo tempo la relazione tra i “servizi” che la natura continua a fornire generosamente e la sopravvivenza del genere umano. Terra nullius o terra viva? Dalla scelta che faremo dipenderà non solo il futuro del pianeta ma quello dell’umanità.

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Pensi se ci fosse un Tribunale che giudichi dei diritti della terra in Lombardia... Cosa ne sarebbe di Giunte e assessori degli ultimi 20 anni, che hanno speculato sulle aree edificabili, sui rfiuti e le bonifiche, sulla salubrità dei corsi d´acqua. Per fortuna loro siamo in Italia e qui chi dà l' assalto ai beni comuni se la cava sempre.
Scritto da Giovanna Codispoti il 6/12/2010 alle 20:32
Diritti della natura: una nuova possibilità per sopravvivere. Mi piace che anche in Italia si parli di questo. Un saluto da Zurigo
Scritto da Peter il 7/12/2010 alle 09:25
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