Con una vignetta lieve, eppure allusivamente intensa e un pensiero intenso, eppure discretamente leggero, vorrei ringraziare chi legge questo blog e spera quanto me che il volgere dall’anno offra almeno un sorriso in più. Dal rumore delle parole, dalla complessità dei nostri desideri e impulsi, possiamo per un giorno almeno trattenere
il fiato e ascoltare il cammino dell'altro. Ma chi, quale altro?  Noi stessi o...? Un anno diverso, una vita nuova, una speranza integra, un bisogno di sincerità.

365 giorni nuovi. Tutti da vivere. Tutti da sperare. Forse anche da sbagliare. Ma intanto nuovi. L’anno nuovo è sempre una scommessa. Lascia che altri consultino le stelle. Tu guarda piuttosto per terra, dove metti i piedi. Un tempo imprevedibile e la strada sconosciuta. E ce la faremo solo insieme. Ci sono milioni di strade. Ma qualunque via è solo una via e non c'è nessun affronto a se stessi o agli altri nell'abbandonarla se questo è ciò che il nostro cuore ci dice di fare. Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione, poi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda: questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona, altrimenti non serve a niente.